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- Categoria: Mito
- Pubblicato Sabato, 13 Agosto 2016 17:54
L’elleboro bianco (Veratrum album)
La pianta che tradì Alessandro Magno
Como, 13 agosto 2016.
A soli 33 anni a Babilonia nel 323 a.C. moriva il più grande eroe di tutti i tempi, Alessandro Magno. Per secoli e secoli si è cercata la causa (accanto alla pancreatite acuta di cui si è già parlato) di una morte considerata prematura e ingiusta nei confronti dell'evoluzione dell'umanità: se Alessandro fosse vissuto più a lungo la storia sarebbe stata diversa, avremmo forse parlato greco e non latino, le vicende dell'Italia e dell'Europa sarebbero state differenti...
Ma una sera qualcuno gli somministrò una piccola quantità di elleboro bianco all'interno di un cratere ricolmo di vino che lui bevve in onore di Eracle, come racconta lo storiografo greco Diodoro Siculo: i suoi effetti furono lenti, ma devastanti come quelli di ogni veleno, reale o metaforico.
Sì perché anche l'odio di chi lo circondava ogni giorno, adulandolo falsamente, era veleno, di chi diceva di amarlo e di volerlo seguire fino ai confini del mondo, mentre in cuor suo si augurava che morisse il prima possibile.
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- Categoria: Cultura
- Pubblicato Martedì, 01 Dicembre 2015 21:12
Pasolini e noi, quarant’anni dopo
Grande successo di pubblico alla rassegna su Pier Paolo Pasolini organizzata dal Circolo Centofiori
Monaco, 1 dicembre 2015.
Il 29 novembre scorso presso la sala conferenze della biblioteca del Gasteig di Monaco ha avuto luogo un evento molto particolare tra un pubblico intervenuto numeroso e il ricordo vivo di un uomo ed intellettuale italiano morto oramai quarant’anni fa: Pier Paolo Pasolini. L’iniziativa organizzata dall’associazione culturale monacense Circolo Centofiori si è distinta non solo per il grande successo di pubblico, ma anche per essere stata l’unica manifestazione a Monaco di Baviera in onore dell’intellettuale italiano.
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- Categoria: Varie
- Pubblicato Giovedì, 17 Settembre 2015 05:57
Il pilastro del cielo
Il significato degli alberi nella mitologia e nelle favole
Como, 20 settembre 2015.
Gli alberi nella notte dei tempi dovettero apparire come espressioni miracolose della madre terra, simbolo del rinnovarsi delle stagioni e quindi della vita.
Successivamente tutte le civiltà rivendicarono il loro albero sacro. Così gli alberi entrarono nelle filosofie delle più complesse religioni rappresentando, con la loro verticalità, il desiderio di ascesa spirituale proprio di ogni uomo.
Inoltre si identificarono con il legame tra tre mondi: il sotterraneo, o degli inferi con le radici, quello della superficie terrestre con il fusto e quello dell'aria con la chioma, fino a diventare universalmente ‘l'asse del mondo’ o ‘il pilastro del cielo’.
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- Categoria: lettres italiennes
- Pubblicato Sabato, 20 Giugno 2015 09:38
Il Celeste
Lettres italliennes
Monaco, 20 giugno 2015.
«Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, / non la tua conversion, ma quella dote / che da te prese il primo ricco patre!». Così Dante, di cui quest'anno ricorre il 750esimo anniversario della nascita, si lamenta nel XIX canto dell'Inferno di quella che è passata alla storia come la “donazione di Costantino”, vale a dire del regalo della città di Roma che il grande imperatore avrebbe fatto nel 315 a papa Silvestro I.
Il padre delle nostre lettere non poteva saperlo, ma quel documento, come dimostrò poi in modo inequivocabile Lorenzo Valla nel 1440, era un falso risalente forse ai giorni in cui Carlo Magno venne incoronato a Roma imperatore dei Romani. A incoronarlo fu Leone III un astuto romano di modeste origini che, ponendo in capo al re dei Franchi la corona imperiale, sottoponeva di fatto il potere imperiale a quello papale. Si racconta infatti che Carlo, comprendendone la portata politica, non fosse affatto contento della trovata di Leone.
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- Categoria: Cultura italiana a Monaco
- Pubblicato Martedì, 19 Novembre 2013 15:40
STOP!
Ausstellung von Giovanna Valli
Im Bürgerhaus, 82194 Gröbenzell, Rathausstr. 1
Nur noch bis 24. November 2013
Di, Do, Frei, Sa, 15.30-18.00h, Sonntag: 10.30 -12.30h
München, 18 November 2013
Gerade in unserer Zeit, in der die Weltordnung sich in einer komplizierten Umbruchsphase befindet, und viele Werte, die die Grundlage unseres humanitären Miteinander bilden, wie Rohre im Wind schwanken, ist die Kraft künstlerischen Ausdrucks bedeutsam und wichtig. Sind es doch gerade die Künstler, die zu allen Zeiten und in allen Situationen gewissermaßen die Seismographen unserer gesellschaftlichen Befindlichkeit und unseres gesellschaftlichen Standortes sind und deren wichtigste Aufgabe es ist und immer sein wird, Schwingungen, Strömungen, Realitäten, aufzugreifen, die den einzelnen Menschen wie auch uns als Gesellschaft betreffen, bewegen, verstören oder erregen.
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- Categoria: Turismo
- Pubblicato Domenica, 02 Giugno 2019 16:43
A Narni si respira la storia, sorseggiando un vino antico
In Umbrien nicht nur Kunst und Natur, sondern auch exzellenter Wein
Nicoletta Curradi
Firenze, 2 giugno 2019.
I nostri lettori avranno mai sentito parlare di Narnia? È un mondo immaginario popolato da maghi, streghe e personaggi fantastici, creato dallo scrittore britannico Clive Staples Lewis, come scenografia per la sua serie fantasy per ragazzi dal titolo “Le cronache di Narnia”, pubblicata negli anni Cinquanta del Novecento. A questo punto si dirà: cosa c’entra con l'Umbria, la regione più verdeggiante d'Italia, annunciata dal titolo? C'entra, perché Narnia non è altro che l'antico nome di Narni, una storica, deliziosa cittadina umbra, ricca di monumenti e circondata da verdi campagne, a cui Lewis si è sicuramente ispirato, pur non avendola mai vista. È proprio nel territorio circostante questo borgo arroccato su un colle che si coltiva ancora un vitigno già noto e apprezzato dagli antichi romani, il Ciliegiolo di Narni.
Siamo in una zona dalle antiche tradizioni nel campo della coltivazione della vite, soprattutto il Ciliegiolo, un vitigno che è riuscito a sopravvivere all’estinzione solo grazie alla tenace passione di un gruppo di piccoli produttori che hanno continuato a coltivarlo mentre altrove veniva estirpato per fare spazio a varietà più commerciali. Attualmente gli ettari coltivati a ciliegiolo sono circa cinquanta e, anche grazie all’Associazione dei Produttori del Ciliegiolo, sta trovando spazio come uno dei rossi più tipici e interessanti del centro Italia.
Le origini del vitigno ciliegiolo sono piuttosto misteriose. Secondo la tradizione si narra che sia stato portato dalla Spagna nell'’800, ma una tesi più recente lo indica come un’uva autoctona del Centro Italia, forse derivante da antiche varietà di “vitis vinifera” che hanno dato origine anche al sangiovese. Oltre che in Umbria, il Ciliegiolo è diffuso in Liguria e in Toscana, dove veniva spesso usato per tagliare il sangiovese e donare un po’ di morbidezza e note fruttate.
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- Categoria: Mito
- Pubblicato Venerdì, 29 Luglio 2016 06:02
L'alloro (Laurus nobilis)
Anche le piante possono essere un mito
Como, 26 luglio 2016.
Ogni istante della nostra vita, anche se non ce ne accorgiamo, è accompagnato dalla tacita presenza di erbe, fiori, frutti, che ci donano una gioia per gli occhi, ma che possono anche affondare le loro radici in miti antichissimi...
Questa pianta era talmente onorata nel mondo antico che neppure i fulmini osavano sfiorarla.
Nell'antica Roma le foglie di questo vegetale, consacrato a Giove, ornavano il capo degli imperatori e spesso veniva fatto crescere nei giardini imperiali.
Abbiamo notizia che una delle mogli di Augusto, Livia, avesse fatto coltivare nella sua villa un intero boschetto di alloro con le cui fronde sarebbero state create le corone che avrebbero adornato il capo degli eroi. Tuttavia colui che avesse ricevuto tale onore era tenuto a tornare nella residenza imperiale per trapiantare nuovamente il ramoscello ed augurarsi per il futuro una nuova e più grande gloria.
Ma come era riuscito questo sempreverde a guadagnarsi una tale notorietà?
Racconta il poeta latino Ovidio (43 a.C./18 d.C.) che Apollo, dio greco, si era innamorato perdutamente di Dafne, una ninfa figlia del fiume Peneo e di Gea, senza che lei lo desiderasse, e che aveva condotto la sua insana passione alle estreme conseguenze.
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- Categoria: Dall'Italia
- Pubblicato Venerdì, 16 Ottobre 2015 17:15
Non solo bella
Quando la bellezza si unisce alla bravura. I successi del ministro Maria Elena Boschi
Monaco, 16 ottobre 2015.
È riuscita dove la politica italiana aveva fallito per oltre trent’anni: la riforma del sistema parlamentare italiano e la fine del cosiddetto bicameralismo perfetto. E al suo nome è legata anche un’altra importante riforma dello stato, la nuova legge elettorale.
Nata a Montevarchi in Toscana nel 1981, Maria Elena Boschi è cresciuta a Laterina, minuscolo comune in provincia di Arezzo. Di educazione cattolica, ha conseguito la maturità classica nel 2000 con 100/100. Si è laureata all’Università di Firenze in Giurisprudenza e ha poi conseguito un master in diritto societario. Ha conosciuto Renzi solo dopo la sua elezione a sindaco di Firenze: “mi è piaciuto molto il suo lavoro sulla città, il coraggio di osare». Subito sono diventati amici.
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- Categoria: Cultura
- Pubblicato Martedì, 22 Settembre 2015 07:51
Tu avrai successo. Scrivi! Lascia perdere gli amici!
Intervista al professor Alfonso Gaglio, scrittore e amico da sempre di Andrea Camilleri
Porto Empedocle, giovedì 9 aprile 2015.
Per capire fino in fondo l’opera di Andrea Camilleri, bisogna andare, almeno una volta, a Porto Empedocle, conoscere di persona i luoghi nativi, dove si è formato, con chi ha stretto le sue prime amicizie, vedere le navi che arrivano e ripartono, passeggiare lungo il porto di fronte a quel “mare africano”, la vita ancor oggi dura dei pescatori, i furgoncini “Ape” sulla via Roma con il pescato della notte. E poi i sapori del pane al sesamo o dei cannoli preparati al momento, le semplici e accoglienti trattorie con i piatti di mare tipici, dai “purpiteddri” agli involtini di spada. E ancora, le signore empedocline benvestite all’uscita dalla messa della domenica dove le aspetta la zingara a un obolo. I palazzetti signorili della vecchia Porto mescolati ai segni devastanti della speculazione edilizia degli anni Sessanta-Settanta. Le ciminiere monumentali della centrale termoelettrica che si stagliano, massacrandola, contro la bella baia di Porto Empedocle. E poi la parte bassa e la parte alta della città che “pare Nuovaiorca coi grattacieli” come si legge ne “Il cane di terracotta”. E quelle stradine di collegamento strette e ripidissime che a farle a piedi ti viene il fiatone. E poi i magrebini in giro per la città e quegli sbarchi di migranti. E tanto ancora... Un microcosmo, insomma, dove in quella sicilianità profonda inevitabilmente s’innestano e si condensano i contrasti inquietanti del mondo di oggi.
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- Categoria: Varie
- Pubblicato Domenica, 13 Settembre 2015 18:56
Monaco città d’accoglienza
La capitale della Baviera oggetto di una ondata migratoria senza precedenti
Pasquale Episcopo
Monaco, 15 settembre 2015.
È considerata la città "più settentrionale d'Italia", ora rischia di esser chiamata la Lampedusa tedesca. Da quando i profughi siriani, afgani e iracheni hanno cominciato a percorrere la cosiddetta rotta dei Balcani, Monaco di Baviera è diventata in Europa la città più interessata dalla migrazione, punto di incrocio di flussi che arrivano non solo da Est, ma anche da Sud. Nelle ultime settimane i controlli al Brennero hanno funzionato a intermittenza e molti migranti, soprattutto eritrei, hanno potuto raggiungere la Germania. Non tutti vogliono restare in Germania, molti vogliono andare in Danimarca, in Olanda o in Svezia. Nei primi dodici giorni di settembre gli arrivi alla stazione centrale sono stati complessivamente sessantamila. Sabato 12 settembre ben tredicimila. Nel commentare questi numeri il sindaco Dieter Reiter si è detto preoccupato: “La città ha raggiunto i suoi limiti”.
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- Categoria: lettres italiennes
- Pubblicato Giovedì, 23 Aprile 2015 21:58
Dillo in italiano
Lettres italiennes
Corrado Conforti
Monaco, 22 aprile 2015.
Nel secondo capitolo dei Promessi Sposi il bravo ma impulsivo Renzo contrappone a quel pusillanime di don Abbondio (il quale cerca di confonderlo elencando in latino quelli che secondo lui sono gli “impedimenti dirimenti” al matrimonio del giovane), una frase che è diventata famosa: “Che vuol ch'io faccia del suo latinorum?”
Il parroco, diventato simbolo di codardia, e di una codardia tutta italica, visto che è tipica di un popolo che prima si è inchinato ai prepotenti stranieri e poi a quelli nostrani, il mediocre curato dicevo cerca di confondere il promesso sposo ricorrendo a una lingua che il poveretto non capisce, ma al cui uso strumentale reagisce con irruenza. Il trucco del resto gli era noto, come era noto a tutti coloro che in quegli anni (quelli in cui si svolgono i fatti) dovevano sorbirsi in latino la stessa parola di Dio ripetuta durante le messe; e guai se provavano a leggersela da soli in una qualche traduzione della bibbia in italiano messa all’indice. Si pensi che la prima traduzione accettata da Santa Romana Chiesa è quella del 1780, appena nove anni prima cioè della Rivoluzione francese, curata dall’arcivescovo di Firenze Antonio Martini.
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- Categoria: Cultura italiana a Monaco
- Pubblicato Domenica, 03 Novembre 2013 13:15
Il Tempio Italiano sul Leitenberg compie 50 anni
Presso il campo di concentramento di Dachau si è tenuta la Commemorazione del 50o anniversario della Cappella Italiana sul Colle del Leitenberg
Am 2. November fand die Gedenkfeier zum 50. Jahrestag der italienischen Kapelle "Regina Pacis" auf dem KZ-Friedhof Dachau Leitenberg statt. Die Kapelle erinnert an die 38.000 Italiener, welche in den nationalsozialistischen Konzentrationslagern umkamen und ist inzwischen auch ein Zeichen für die von den Nazis Ermordeten aller Nationen. Errichtet wurde die "Regina Pacis" am 29.Juli 1963 von Bischof Giacomo Lercaro aus Bologna.
Comunicato di Claudio Cumani, presidente del Comites di Monaco di Baviera
Monaco, 2 novembre 2013.
Sabato 2 novembre si è svolta la cerimonia per il 50o anniversario della Cappella Italiana eretta sul Colle del Leitenberg, accanto all’ex campo di concentramento di Dachau, per ricordare gli italiani morti in tutti i campi di concentramento nazisti.
La cerimonia è stata organizzata dalla Arcidiocesi di Monaco e Freising, col sostegno del Consolato Generale d’Italia e del Comites di Monaco di Baviera.
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- Categoria: Turismo
- Pubblicato Mercoledì, 15 Maggio 2019 12:35
Provincia Granda, dove è più stimolante la vita all'aria aperta
La provincia di Cuneo, in Piemonte, facilmente raggiungibile dal Nord Europa, offre un gran numero di proposte per ogni attività di outdoor per il benessere del corpo. E non solo... Anche per il palato.
Die Provinz Cuneo im Piemont, die von Nordeuropa aus leicht zu erreichen ist, bietet eine Vielzahl von Vorschlägen für jede Outdoor-Aktivität zum Wohle des Körpers. Und nicht nur... Auch für den Gaumen.
Firenze, 14 maggio 2019.
Dolci paesaggi da sogno in un angolo del Piemonte: Langhe, Monferrato e Roero e le aree montane e pianeggianti del Cuneese, detto anche provincia Granda, la più estesa della regione, possono vantare senza dubbio un ricco patrimonio paesaggistico-naturalistico, enogastronomico e culturale. Su questa profusione di risorse si inserisce un’ampia offerta outdoor rivolta non solo agli sportivi allenati, ma anche alle famiglie con bambini e ai semplici appassionati. Quindi tanto divertimento, moto all’aria aperta, emozioni, cultura, arte, paesaggio ed esperienze enogastronomiche rendono questo territorio una delle mete turistiche più interessanti in ogni stagione.
Sì, perché le Alpi di Cuneo rappresentano un autentico paradiso per gli amanti dell’outdoor in luoghi incontaminati. Parchi, riserve naturali, torrenti che scendono impetuosi dalle vette al piano, toccando villaggi alpini e città d’arte, ma ancora ferrate e falesie per arrampicate, percorsi per trekking, Nordic walking, cavallo e mountain bike, colline da esplorare in sella alla moto o alla bicicletta, possibilità di praticare la pesca sportiva: questa è un’offerta turistica a 360°, da vivere in ogni stagione dell’anno, spesso in concomitanza con eventi sportivi di livello nazionale e internazionale, come ad esempio il Giro d'Italia.
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- Categoria: Mito
- Pubblicato Lunedì, 11 Luglio 2016 16:46
Gli occhi di Alessandro Magno
E cosi, piange, poi che giunse anelo: e![Alessandro Magno - Mosaico a Pompei (Foto: Wiki)](/images/stories/cultura/alessandro_magno_pompei.jpg)
piange dall'occhio nero come morte;
piange dall'occhio azzurro come cielo.
Ché si fa sempre (tale è la sua sorte)
nell'occhio nero lo sperar, più vano;
nell'occhio azzurro il desiar, più forte.
G. Pascoli "Alexandros"
Laura Benatti
Como 7 luglio 2016.
Alessandro Magno (356 a.C./323 a.C.), l'uomo più importante dell’antichità, il mito dei miti, l'eroe per eccellenza, sappiamo dalle fonti letterarie e dalle sculture del suo artista preferito e personale, Lisippo, che era di statura non troppo alta, di corporatura robusta, con una cascata di riccioli biondi che gli incorniciavano il volto e l’inclinazione costante del collo verso sinistra. Testimonia questo Il ritratto di Alessandro Magno di Lisippo, noto a noi grazie a numerose copie, come quella della Gliptoteca di Monaco di Baviera, uno dei capolavori del ritratto ellenistico
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- Categoria: Varie
- Pubblicato Sabato, 29 Agosto 2015 10:16
Vergogna d'Europa
Le colpevoli responsabilità delle direttive UE sulla migrazione
Monaco, 30 agosto 2015.
Non solo in mare avvengono le tragedie dei migranti. Ora anche sulla terra ferma. La differenza non è da poco. Il mare ingoia e occulta, la terra no. Il camion trovato in Austria non poteva essere nascosto. È stato abbandonato, semplicemente. Ora diranno che è colpa dei trafficanti, che bisognerà inasprire i controlli. Quei morti, come quelli nei barconi, sono la vergogna d’Europa. Le vite perse, non solo nel Mediterraneo, sono un atto di accusa all’incapacità dell’Unione Europea di governare l’ondata migratoria che si è riversata sul vecchio continente. Ma non solo di incapacità si tratta. Una parte del problema è nelle regole che l’Europa si è data.
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- Categoria: Dall'Italia
- Pubblicato Martedì, 23 Giugno 2015 20:22
Una nuova età della pietra
Intervista ad Antonio, un piccolo arrotatore romano
Roma, 12 giugno 2015.
Mani ruvide accarezzano dolcemente il marmo. Il calore incontra per un attimo l’indifferenza gelida della pietra. Nella chiesa romana di Santa Maria in Cosmedin esplode un silenzio d’incenso. Un pugno batte diversi colpi sulla lastra. Riecheggia un suono sordo. “Si muove, è vuota sotto“. Il parroco alza gli occhi al cielo. “E quanto ce costa ‘sto vuoto, Anto’?” Antonio sorride e si alza. Tira fuori dalla tasca dei jeans sporchi di mastice un metro giallo, uno di quelli avvolgibili, e inizia a prendere le misure.
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- Categoria: Cultura
- Pubblicato Venerdì, 06 Febbraio 2015 07:26
“Überleben – Weiterleben”
La mostra fotografica su Marcello Carrozzo al Gasteig
Monaco, 4 febbraio 2015.
Lunedi 2 febbraio, presso le sale del Gasteig, è stata inaugurata la mostra su Marcello Carrozzo dal titolo: “Überleben – Weiterleben” La politica europea dei rifugiati tra l’accoglienza e il rifiuto. La mostra, organizzata da REFUGIO München, sarà visitabile fino al 3 marzo 2015.
Il fotogiornalista originario di Ostuni, che ha già all’attivo numerosissimi reportage in Siria, Libano, Giordania, striscia di Gaza, Iraq, Kenya, Congo, Tailandia, Vietnam, India e Mongolia, presenta un nuovo lavoro riguardante proprio il nostro paese, l’Italia. Documentando lo sbarco di migliaia di rifugiati sulle nostre coste, Carrozzo ha descritto la sofferenza e il dramma di uomini, donne e bambini che dall’Africa, oramai da anni, fuggono per ricominciare una nuova vita sul nostro continente, l’Europa. Una fuga prima via terra, poi attraverso quel lembo di mare che divide la Sicilia dal continente africano, una piccola striscia di mediterraneo attraversata molto spesso a bordo di imbarcazioni fatiscenti che hanno causato dal 2000 a oggi più di 23.000 vittime. Nello stesso tempo le autorità italiane, sulla base dell’iniziativa Mare Nostrum, hanno potuto tirare in salvo 140 mila rifugiati e proprio durante questi salvataggi il fotografo ha raccontato, memorizzando nella luce del bianco e nero, il destino di queste persone e l’azione di salvataggio delle nostre unità navali.
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- Categoria: lettres italiennes
- Pubblicato Sabato, 13 Dicembre 2014 18:49
Lo skateboard
Lettres Italiennes
Corrado Conforti
Monaco, 13 dicembre 2014.
Peccato che quando leggerete queste mie righe il Natale sarà passato. Comparissero invece al momento in cui scrivo, sono certo che potrebbero fornirvi una buona idea. Perché non si sa mai cosa regalare a Natale.
Con i bambini è facile: un giocattolo ed eccoli contenti. Anche con gli adolescenti il problema si risolve facilmente: se non si trova quell'oggetto o quel capo di abbigliamento che si pensa possa piacergli, gli si può sempre allungare qualche banconota, in modo che scelgano da soli quello che preferiscono. Tutto sommato anche gli adulti non creano troppe difficoltà. Caratteristica del regalo di Natale è infatti la sua assoluta inutilità. Importante è poter aprire un pacchetto sotto l'albero, fingere riconoscenza e ringraziare il donatore. Che poi quel profumo o quella cravatta o chissà che altro finisca in fondo a un cassetto o che venga riciclato alla Befana, non ha nessuna importanza.
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- Categoria: Turismo
- Pubblicato Lunedì, 11 Marzo 2019 17:40
Puglia regina del turismo in tutte le stagioni
Si avvicina a grandi passi la stagione estiva, quella delle grandi vacanze, e la Puglia si conferma una delle destinazioni più gettonate in Italia. Ma non c'è solo il mare qui...
Die Sommersaison, die herrliche Feiertage, nähert sich mit großen Schritten, und Apulien ist eines der beliebtesten Reiseziele in Italien.
Es gibt aber nicht nur das Meer hier...
Firenze, 11 marzo 2019.
Lecce per tre giorni si è trasformata in capitale indiscussa del turismo del sud Italia. Al Castello Carlo V si è infatti tenuta la V edizione di BTM BusinessTourism Management, evento nato nel 2015 da un gruppo dinamico guidato da Nevio D'Arpa, e divenuto sempre più importante, ospitando espositori nazionali e internazionali. BTM è ormai ritenuta una manifestazione di riferimento per il sud Italia, registrando la presenza non solo di sellers pugliesi, ma anche di operatori campani, calabresi e lucani, con l'obiettivo di creare proficue sinergie professionali tra le varie regioni meridionali d'Italia.
Il sistema turistico pugliese si trova attualmente ad affrontare alcune precise criticità come la crescita costante dei flussi in arrivo e la notorietà della destinazione Puglia, oltre all'urgente necessità di destagionalizzare gli arrivi dei visitatori.
Occorre sviluppare la destinazione turistica e lavorare su questo tema passando attraverso l’ Heritage Tourism: è il turismo che interpreta tradizioni e culture, creando esperienze uniche, da vivere soltanto in un preciso luogo e in un preciso momento, per esempio le feste a carattere religioso.
In Italia c'è tutto un mondo da far conoscere e il turismo è il mezzo più potente per farlo, non solo in estate, ma per 365 giorni l'anno.
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- Categoria: Mito
- Pubblicato Sabato, 16 Aprile 2016 17:21
Dolore e malattia nella mitologia greca
"La felicità è benefica al corpo, ma è il dolore quello che sviluppa le facoltà dello spirito." (Marcel Proust)
Laura Benatti
Como, 16 aprile 2016.
In molti termini medici italiani compare nella seconda parte della parola "-algia ", oppure "-patia" come, ad esempio, "sciatalgia, nevralgia, artralgia, cardialgia ecc...", o "apatia, epatopatia, discopatia, gastropatia, ecc..."
Ci siamo mai chiesti nelle originarie parole greche, da cui esse derivano, quale fosse il loro vero significato?
Iniziamo dai principali termini che in greco antico indicano l'idea di "dolore, patimento, sofferenza".
"Algos" era nella mitologia greca il dio del dolore, nato, come racconta Esiodo (VIII-VII a.C.), nella sua "Teogonia", da Eris (divinità della discordia) figlia di Zeus ed Era (secondo Omero) oppure, secondo altre fonti tra cui Ovidio, figlia di Era e di un fiore da lei toccato, o ancora figlia, secondo Esiodo stesso, della Notte.
Esiodo, Teogonia, vv. 211-232": ...Notte partorì l'odioso Fato, la tenebrosa Kera e Thanatos (Morte), procreò Upnos (Sonno) e con lui la famiglia dei Sogni.
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- Categoria: Dall'Italia
- Pubblicato Domenica, 03 Maggio 2015 18:41
Milano Caput Mundi
Le sfide dell’Expo Milano 2015
Monaco, 3 maggio 2015.
Le Esposizioni Universali sono tra i più grandi eventi globali, realizzati per presentare al mondo nuovi concetti e nuove idee, nuovi modelli in campo industriale e tecnologico, innovazioni per lo sviluppo del progresso e della civiltà. La missione e i valori principali delle Esposizioni Universali sono l’educazione delle popolazioni, la promozione della fiducia e della fratellanza tra le diverse culture, la condivisione della solidarietà e della collaborazione per il progresso comune. Per il paese che le ospita, le Esposizioni Universali sono una vetrina unica e irripetibile per mostrare il meglio di sé al resto del mondo. Tutti conoscono la Torre Eiffel. Fu costruita nel 1889 per l’Esposizione Universale di Parigi in occasione del centenario della Rivoluzione Francese.
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- Categoria: Cultura
- Pubblicato Giovedì, 29 Gennaio 2015 15:28
Mare Magnum
Presentazione del nuovo libro a cura di Maria Cristina Picciolini
Monaco, 17 gennaio 2015.
Nei suggestivi locali del caffè L’Amar a Monacosi è tenuta il 17 gennaio la presentazione monacense del nuovo libro di Maria Cristina Picciolini, “Mare Magnum”. La scrittrice Ada Zapperi-Zucker ha moderato l’interessante incontro alla presenza di altre due artiste italiane residenti a Monaco, la direttrice d’orchestra Annunziata De Paola e la pianista Serena Chillemi.
Nel libro l’autrice presenta “40 storie di vita e di arte fuori e dentro l’Italia”. Gli artisti italiani e stranieri, intervistati dalla Picciolini, raccontano le loro esperienze legate all’arte e alla cultura. “Parlano di sé e della propria vita, parlano di ciò che hanno provato e vissuto. Le loro, sono riflessioni profonde e leggere, come un'onda che va e viene e che si infrange nel punto in cui il primo pensiero e il primo ricordo, odora di mare. Il mare dunque, un emozione, diventa il punto di partenza, che permetterà agli artisti di aprirsi in un dialogo autentico, e di consegnare a giovani e meno giovani lettori, una vera lezione di arte e di vita.“
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- Categoria: lettres italiennes
- Pubblicato Martedì, 30 Settembre 2014 09:35
Dai diamanti non nasce niente?
Lettres italiennes
Monaco, 29 settembre 2014
Amédée ou Comment s'en débarrasser, così si intitola una commedia di Eugène Ionesco scritta giusto sessant’anni fa e andata in scena lo stesso anno al Théâtre de Babylone di Parigi.
La pièce, surreale come tutte quelle del drammaturgo franco-rumeno, racconta gli sforzi di una coppia per liberarsi di un cadavere il quale, aumentando continuamente di volume, invade gradualmente il loro appartamento. Comment s’en débarasser? Come sbarazzarsene?
I significati reconditi della commedia li lasciamo volentieri ai critici e ai lettori del celebre autore; quello che qui ci interessa è invece la trovata teatrale, l’immagine allegorica, vale a dire il cadavere ingombrante di cui occorre liberarsi.
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- Categoria: Cultura italiana a Monaco
- Pubblicato Martedì, 08 Ottobre 2013 07:47
Gala Italia 2013: il fascino italiano
Grande successo di pubblico al Gala Italia 2013, l’evento culturale italiano dell’anno all’insegna del made in Italy
Am vergangenen 6.Oktober hat im Münchner Prinzregententheater das Event GALA ITALIA 2013 stattgefunden. Es war eine gelungene Veranstaltung, die durch das Lifestyle-Magazins ALL ABOUT ITALY organisiert wurde. Das italienische Generalkonsulat, das italienische Kulturinstitut sowie die Italienische Handelskammer haben zum Erfolg beigetragen.
Monaco, 6 ottobre 2013
(gm) Ideata ed organizzata dal magazine All about Italy si è tenuta domenica sera a Monaco, presso il Prinzregententheater, la seconda edizione del Gala Italia. La manifestazione culturale, coordinata dalla direttrice artistica Annunziata De Paola ha presentato al folto pubblico intervenuto i “Tableaux vivants caravaggeschi, incontro di pittura e musica del 16° e 17°secolo in Italia”. Il Gala Italia 2013 di quest’anno vanta di un prestigioso riconoscimento: una medaglia d’onore conferita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano quale segno di riconoscimento nei confronti di un evento che si propone di promuovere la cultura italiana all’estero.
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- Categoria: Turismo
- Pubblicato Giovedì, 22 Novembre 2018 17:31
L‘innegabile bellezza dei laghi di Lesina e Varano
Diese Seen in Apulien sind authentische Schätze überraschender Anziehungspunkte für Flora und Fauna
Firenze, 20 novembre 2018.
Una realtà suggestiva che si incontra appena si tocca il suolo pugliese: i laghi di Lesina e di Varano, i quali non sono solo due fra i laghi più grandi e importanti dell'Italia meridionale, ma anche autentici scrigni di sorprendenti attrattive di flora e fauna che meritano di essere svelate agli occhi dei visitatori. Non basta ammirare esternamente questi affascinanti specchi d'acqua, con i loro colori cangianti nelle varie ore del giorno: è importante conoscerne bene le caratteristiche e le ricchezze naturali e per farlo abbiamo rivolto alcune domande al dottor Raffaele D'Adamo, biologo marino e ricercatore all’ISMAR Lesina, l'Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
- "Dottor D'Adamo, ci può raccontare la sua esperienza a Lesina?" -"Lavoro qui dal 2001, all'inizio per lo sfruttamento biologico della laguna, poi per lo studio degli ecosistemi costieri."
-"Ci spieghi nel dettaglio in cosa consistono le sue ricerche."
-"Il CNR dal 1968 ha dato una svolta agli studi sulla valorizzazione della pesca e sulla qualità delle acque del lago, nel rispetto della sostenibilità. Io conduco ricerche, per esempio, sul ciclo riproduttivo dell'ostrica nostrana piatta e dell'orata. Studio anche la bottarga, la cui quantità è in aumento. Grazie alla bassa salinità della laguna la bottarga rimane più integra, non si sbriciola. L'anguilla è invece ritenuta la regina del lago di Lesina. Oltre al pesce mi occupo anche di salicornia, cioè l'asparago di mare, una pianta tipica di questi litorali. Si raccoglie in estate, è molto usata in cucina, anche con il pesce, ed è ricca di sali minerali e vitamine, ideali per la salute. "
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- Categoria: Mito
- Pubblicato Venerdì, 25 Marzo 2016 16:18
La concezione del tempo nell’antichità
"...allora che cosa è il tempo? Se nessuno me lo domanda lo so. Se voglio spiegarlo a chi me lo domanda, non lo so più" (Sant'Agostino, Le Confessioni, libro XI)
Como, 24 marzo 2016.
Il Tempo, sin dall'antichità, è stato uno dei temi più dibattuti dal mondo scientifico e filosofico.
Il filosofo greco Eraclito (VI-V sec. a.C.) affermava con la massima convinzione la durata transeunte, effimera di qualsiasi situazione e, in particolare, la precarietà della condizione umana in continuo mutamento proprio a causa dello scorrere del tempo.
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- Categoria: Dall'Italia
- Pubblicato Domenica, 05 Aprile 2015 10:14
Binomio vincente
La recente vittoria della Ferrari è la conferma che Germania e Italia, insieme, sono capaci di sinergie straordinarie e di grandi successi
Monaco, 4 aprile 2015.
La Ferrari è tornata a vincere. Lo ha fatto nel Gran Premio della Malesia di domenica 29 marzo. La gara è stata bella e avvincente. Dopo due anni di crisi e di momenti difficili la “rossa” ha di nuovo trionfato. Era ora. Il successo si deve a un binomio vincente, rappresentato dalla combinazione delle prestazioni della macchina e dell’abilità di un uomo, Sebastian Vettel, giovane pilota tedesco già vincitore di quattro campionati del mondo.
Esiste un’eccellenza italiana che si manifesta in modo particolare nel campo automobilistico e che coniuga tecnologia e fantasia, eleganza e funzionalità. Lo stesso si può affermare anche per la Germania. I due paesi eccellono i molti altri campi comuni. Non ultime, l’arte e la cultura. Affinità elettive che affondano le loro radici nella storia.
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- Categoria: Cultura
- Pubblicato Domenica, 09 Novembre 2014 19:46
Un artista, dove il suo orizzonte è il mare, non può essere statico
Intervista all’artista sardo Michele Ciacciofera
Milano, 8 novembre 2014.
Michele Ciacciofera, nasce a Nuoro nel 1969 e si trasferisce più tardi a Siracusa. Studia Scienze Politiche a Palermo e poi, in un momento particolare della sua vita, decide di tornare in Sardegna dove, per una fatalità dall’apparenza poco gradevole, scopre e mette in pratica il suo vero talento. Artista contemporaneo, misterioso e profondo alla continua scoperta di se stesso e di ciò che lo circonda, spazia con le più svariate tecniche artistiche, vincendo diversi premi importanti e facendosi notare non solo all’estero, ma sempre e di nuovo volentieri nella sua cara Italia.
Nato in Sardegna, cresciuto in Sicilia per poi spiccare il volo in giro per il mondo e da qualche anno con un Atelier a Parigi. Ti senti ancora un isolano?
Le due isole hanno entrambe delle caratteristiche che hanno marcato profondamente la mia personalità. Della Sardegna sento di aver ereditato la fierezza del carattere ed una certa caparbietà. Della Sicilia l’apertura verso tutto, il desiderio di guardare sempre al di là dell’orizzonte. Isolano in entrambi i casi, anche se l’aver vissuto più a lungo in Sicilia ha indubbiamente avuto maggiore influenza nel mio modo di vedere la realtà.
Da dove nasce la scelta di Parigi?
Dopo aver vissuto tanti anni in Italia, spostandomi sia tra le isole che in altre regioni, vivo a Parigi da circa tre anni. Non so se sarà questa l’ultima tappa, ma intanto qui trovo continui stimoli per proseguire nel mio lavoro così come in passato successe negli Usa e nei deserti tra Africa e medio Oriente.
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- Categoria: lettres italiennes
- Pubblicato Domenica, 03 Agosto 2014 19:04
Il coraggio di Don Abbondio
Lettres italiennes
Monaco, 5 agosto 2014
“Il coraggio, uno non se lo può dare” balbetta don Abbondio nel 25° capitolo dei Promessi Sposi al cardinale Federigo Borromeo che lo incalza con i suoi rimproveri per non avere il parroco celebrato le nozze di Renzo e Lucia ed essersi fatto intimidire dai bravi inviatigli da don Rodrigo.
La frase è diventata celebre al pari del personaggio, il quale è assurto a simbolo di quella mediocrità capace di banalizzare anche una missione (quale dovrebbe essere il sacerdozio) vedendone solo gli aspetto rassicuranti: la canonica, i pasti assicurati, l'intangibilità della propria persona. Quando quest'ultima sembra essere minacciata, il parroco dimentica i suoi doveri e china il capo alla prepotenza di un signorotto locale, pronunciando l'altra frase che al pari della prima ne evidenzia il temperamento codardo: “Disposto... disposto sempre all'obbedienza”.
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- Categoria: Cultura italiana a Monaco
- Pubblicato Domenica, 22 Settembre 2013 19:17
“I segreti dell’Arte”
Personale di Serio Digitalino all’Orangerie dell’Englischer Garten
Monaco, 22 settembre 2013.
Lo scorso martedì 17 settembre ha avuto luogo all’Orangerie nell’Englischer Garten il vernissage della mostra personale di Serio Digitalino, “I segreti dell’Arte”.
Un numeroso gruppo di amici e appassionati di arte ha potuto seguire con interesse il discorso del Professor Helmuth Hinderwies, germanista e amico di lunga data dell’artista.
Dopo alcune acute riflessioni generali, anche sul ruolo e il valore della vera arte nella società odierna, la quale, più che esprimere l’interiorità dell’artista dovrebbe condurre il fruitore a provare stupore dinanzi alla profondità del mistero, il Professor Hinderwies ha illustrato, con sagaci collegamenti filologici, letterari e storico-etnologici, alcune delle opere esposte.
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