Dettagli

Un’italiana di Monaco a "Wer wird Millionär?“

Rosanna Spagnuolo ha partecipato al popolare quiz condotto da Günther Jauch

Im März saßen viele Italiener als begeisterte Fans von Rosanna Spagnuolo, genannt Annarosa, vor dem Bildschirm: Sie hat erfolgreich an einem bekannten Fernsehquiz teilgenommen.

Gianni Minelli

INTERVenti (IV): Ci dica Annarosa, che cosa ha provato a “salire”, è proprio il caso di dirlo, su quella famosa sedia? (Annarosa è alta solo 1 metro e mezzo – Botte piccola, vino buono)
Rosanna Spagnuolo (RS): Ma le dirò, erano più di cinque anni che desideravo partecipare al programma, e mi sono immaginata innumerevoli volte di conquistare la tanto agognata sedia, ma soprattutto di confrontarmi col mio sapere. Non avevo messo in conto l’emozione che quella benedetta sedia scatena in te.

IV: Ecco, a proposito di emozione; è proprio vero che dalla cosiddetta heisser Stuhl tutto si vede con occhi diversi? RS: Più che vedersi, si sente, per meglio dire si prova sulla propria pelle. Non mi vergogno a dire che da casa ho inveito non so quante volte contro i concorrenti che sembravano non azzeccare le risposte più semplici. E poi… e poi quando ci sei tu lì davanti ai riflettori, al presentatore che nel cercare di spillarti gli aiuti e metterti in difficoltà emotiva è proprio una forza, beh ti rendi conto di quello che provano gli altri….

IV: Dunque, lei ha detto di aver atteso ben più di cinque anni per poter partecipare alla trasmissione. Ci spieghi tutto l’iter che si affronta dal momento che si viene chiamati a partecipare fino a….
RS:
Sì bene, come ho detto anche in tv, non è che abbia aspettato cinque anni dopo la prima volta che ho provato a iscrivermi al gioco. Il fatto è che ho telefonato a intervalli irregolari, non certo tutti i giorni. Poi quando ho avuto il mio primo cellulare ho cominciato a mandare sms con una certa regolarità, finché non mi è arrivata una bolletta esagerata ed è stato allora che mi sono ridimensionata un po’. Una volta sono stata contattata dalla redazione del gioco, ma ero in Italia e avevo poco credito nel cellulare, per cui la comunicazione si è interrotta prima che potessi dare i miei dati personali completi. Subito ho pensato di aver perso l’occasione della mia vita. Ma la redazione mi ha ricontattato la settimana dopo quando ero di nuovo in Germania. Purtroppo quella volta non ho risposto a tutte le domande per cui non sono stata convocata. Da allora, senza mai perdere la speranza, ho preso la cosa più come un gioco invece di accanirmi a spedire tutti i giorni sms. Poi un bel giorno, mentre aspettavo un colloquio di lavoro, ho mandato un sms a “WWM, più per noia che per altro.

IV: Ed invece è stata l’intuizione giusta?
RS:
Proprio così. Dopo due ore, ero già tornata a casa, squilla il cellulare e mi chiama la redazione del gioco, chiedendomi se volessi rispondere alle domande di ammissione, e se fossi da sola in casa (è importante essere da soli nella stanza). Beh, certo che ho risposto alle domande; ancora adesso non so di preciso a quante domande abbia risposto esattamente, a quanto pare le risposte giuste erano abbastanza. Ad ogni modo due giorni dopo mi hanno richiamata e invitata a partecipare alla trasmissione.

Non le dico la gioia, l’euforia addirittura!Il 7 marzo siamo partiti, con mio marito, per Colonia. Ci hanno accolti molto cordialmente: l’albergo è a carico della “Endemol”, la società che gestisce il gioco. Io sono stata assegnata al terzo gruppo, che ha potuto tentare la fortuna solo verso le otto di sera, dopo aver aspettato fin dalla mattina presto. Non le dico la tensione, anche perché si possono guardare quelli che giocano prima di te in una saletta con tv, dove abbiamo anche mangiato. Comunque è un’emozione che val la pena di provare almeno una volta nella vita.Lo studio sembra enorme in televisione, ma in realtà è piuttosto piccolo. Quando è entrato Günther Jauch c’è stato un boato e anch’io, seduta al mio posticino davanti agli infami quattro bottoni del computer, confesso di aver avuto un attimo di sussulto. L’atmosfera che si respira lì è semplicemente di festa, anche perché c’è un intrattenitore che non si vede in tv, che è molto divertente. Comunque devo dire che da ultimo non ho più pensato a vincere, mi sono solo rilassata e divertita, e questo mi sarebbe anche bastato, pensavo in quel momento, anche perché avevo realizzato il sogno di conoscere Jauch, gli avevo stretto la mano, che volevo di più?

Così mi sono presa tutto il tempo necessario per pensare alla risposta, tra l’altro era l’ultima chance di salire sulla famigerata sedia, o la va o la spacca! Con 14 secondi, non si può proprio dire che sia stata veloce, ma sempre più veloce degli altri tre che hanno risposto in modo giusto. Già, perché abbiamo risposto solo in quattro, gli altri si sono persi per la strada.

Bene, una volta arrivata su quella sedia, ancora incredula, la tensione è venuta meno e mi sono sentita beata: questo però solo per i primi cinque secondi, finché Jauch non mi ha rivolto la parola. Mi sembrava un miracolo; “sta veramente parlando con me?” mi sono chiesta quasi come sotto choc.

Poi ho cominciato a stare ai suoi scherzi e così è andata avanti anche la settimana dopo, quando siamo ripartiti per Colonia per registrare la seconda parte. Beh il resto è ormai storia! Sono riuscita a rispondere a tutte le domande fino agli 8000 euro. In fondo col senno di poi penso che siano state domande facilissime! Finché non ho incontrato il muro dei 16.000 euro (vedi fatidica domanda sotto). E lì era solo questione di rischiare o portare a casa il bottino conquistato fino ad allora. Purtroppo non mi sono fidata del mio istinto e ho preferito i soldi sicuri. Beh, se ci penso gli altri sono andati a casa a mani vuote…

IV: Potrebbe spiegarci meglio che cosa intendeva durante la trasmissione quando ha detto a G. J. che per gli stranieri risultano spesso più difficili le prime domande che quelle più impegnative?
RS:
Non so se ci ha fatto caso, ma inevitabilmente le prime domande fino a 500 € sono sempre tipiche domande "tedesche", modi di dire, serie tedesche, trasmissioni per bambini degli anni passati, e quindi per chi non è nato e cresciuto qui è molto difficile rispondere. Invece andando avanti le domande si fanno più internazionali e di cultura generale, per cui c'è la possibilità per tutti di azzeccare la risposta, forse a volte sono appunto più difficili per gli stessi tedeschi. (veda per esempio "Schneebrett " la domanda da 100€, per i bavaresi era una domanda ridicola, ma altri tedeschi in studio non avevano mai sentito la parola, così come molti non avrebbero saputo rispondere a quella da 8000 € su Tintoretto, mentre per me era facilissima…

E se con la sua cultura generale ha incassato un montepremi di tutto rispetto, soprattutto per una non-madrelingua, con la sua simpatia e spontaneità Annarosa è anche riuscita nella non facile impresa di conquistare il pubblico e soprattutto Günther Jauch: quando ha candidamente definito uno dei suoi jolly telefonici “l’esperto per pesci, funghi e pianeti”, lui è esploso in una risata sonora e sincera che fa pensare a noi, abituali telespettatori della trasmissione, che il grande e pungente presentatore di RTL si ricorderà a lungo della piccola salernitana.

 

(2006-3 pag 10)

Joomla Plugin
   
Cookies make it easier for us to provide you with our services. With the usage of our services you permit us to use cookies.
More information Ok Decline