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- Pubblicato Martedì, 02 Giugno 2015 13:26
Castelli a cinque stelle
Il prossimo G7 sarà tenuto in un luogo da fiaba, ma in un clima di accese proteste
Monaco, 2 giugno 2015
È noto che Ludwig II, eccentrico re della Baviera vissuto nella seconda metà dell’Ottocento, amava i monti e le valli delle Alpi bavaresi. Il suo castello Neuschwanstein, vicino a Füssen, è famoso in tutto il mondo. Un'altra dimora regale, molto più piccola e modesta e pertanto meno nota, era quella di Schachen, a 1866 metri di altitudine, non lontano da Garmisch-Partenkirchen e da una località chiamata Elmau. A Elmau esisteva un Gasthaus (albergo ndr) dove il re spesso si fermava nel giorno del suo compleanno, che cadeva il 25 agosto. Esattamente nel luogo dove sorgeva questo Gasthaus fu edificato, nel 1916, un castello di grande bellezza, oggi sede di un albergo a cinque stelle che è sotto tutela monumentale e che fa parte della ristretta lista dei circa 430 hotel più lussuosi del mondo.
In questo castello diversi anni fa Angela Merkel tenne una conferenza al termine della quale affermò che, prima o poi, ci sarebbe volentieri ritornata. Allora la signora Merkel non era cancelliera e mai avrebbe potuto pensare di ritornare a Schloss Elmau come "padrona di casa", ospite del summit politico più importante del mondo, il G7. G7 sta per Gruppo dei Sette e si riferisce alle sette nazioni più industrializzate del mondo: Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti. Gli stati del G7, pur rappresentando solo il 10 per cento della popolazione mondiale, posseggono il 63% della ricchezza globale. Quest'anno il G7 avrà luogo il 7 e 8 giugno, ma i preparativi sono cominciati agli inizi del 2014.
Ma cosa c’è, in termini organizzativi, dietro un vertice G7 e, in particolare, cosa c’è dietro quello che si terrà prossimamente a Schloss Elmau? La Sueddeutsche Zeitung ha fornito alcune informazioni a riguardo. Per garantire la sicurezza del summit e dei partecipanti, prima, durante e dopo il summit saranno impiegati 24.000 poliziotti. Ventiquattromila. Ma non finisce qui. Alcune altre migliaia di persone saranno impiegate per le attività di intelligence contro eventuali manifestazioni dei black blog, per quelle di soccorso e per i controlli del vicino confine con l'Austria. Per l'occasione il trattato di libera circolazione di Schengen è stato revocato per circa tre settimane a cavallo dei due giorni del vertice. Anche la rappresentanza dei giornalisti sarà molto corposa con ben 5500 presenze previste. I numeri suddetti sono spaventosi e fanno capire quanto complessa sia la machina organizzativa.
Altrettanto spaventosi sono i numeri relativi ai costi. Le cifre certe potranno essere conosciute solo alla fine del summit, ma già si parla di 130 forse 150 milioni di euro. Cifre che molti pensano siano stimate per difetto. Il settimanale economico Handelsblatt nel suo ultimo numero ha riportato la stima del Bund der Stuerzahler Deutschland, un'associazione molto conosciuta in Germania per la sua attenzione e il suo ruolo di vigilanza sulle questioni afferenti alla spesa pubblica. Secondo il Bund der Steurzahler (associazione die contribuenti ndr) la spesa del G7 potrebbe raggiungere la cifra di 360 milioni di euro. Niente male per un "meeting" di soli due giorni. Niente male per un castello a cinque stelle.
Che dire. Il prossimo G7 sarà la più grande e costosa conferenza politica mai realizzata in Baviera. Ma spendere tanto per un evento la cui utilità appare, a 40 anni esatti dalla sua nascita, quanto mai nebulosa, non poteva non dare luogo, a livello sociale, a un tam tam mediatico denso di aspre proteste. Un tam tam che ha l'obiettivo di mobilitare i cittadini a prendere posizione pubblicamente. Diverse dimostrazioni sono già state annunciate. A cominciare da quella prevista per giovedì 4 giugno nel centro di Monaco, a Stachus. Durante questa dimostrazione verranno tenuti dei comizi e si parlerà tra l'altro anche di TTIP, il trattato di libero scambio tra America ed Europa particolarmente inviso a gran parte dei cittadini tedeschi. Altre manifestazioni di protesta ci saranno anche intorno al castello di Elmau, dove nei due giorni del summit sono attese almeno 5000 persone.
Di manifestazioni di protesta i vari G7 succedutesi negli anni ne hanno conosciute svariate e quelle previste quest'anno non saranno certamente le ultime. Aldilà delle degenerazioni di cui si sono resi responsabili gruppi di estremisti quali i black bloc, va detto che tali manifestazioni sono la punta dell'iceberg di un fenomeno ormai abbastanza diffuso. Un fenomeno che è espressione di una disaffezione sempre più ampia e marcata della società civile verso la politica ed i suoi rappresentanti.