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- Pubblicato Lunedì, 04 Maggio 2015 18:30
L’importante è non tacere
Un messaggio ancora attuale e una speranza per il futuro, in occasione del settantesimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Dachau
Silvia Alicandro
Dachau, 3 maggio 2015.
Un bel messaggio quello dei giovani studenti presenti oggi al 70º anniversario della liberazione del campo di concentramento di Dachau: “Qui abbiamo capito che è importante non tacere; qui impariamo, rendiamo onore e mai dimenticheremo”.
Niente di quello che è accaduto a Dachau e in altri Lager sarebbe accaduto se la società avesse reagito con forza e non avesse taciuto; troppi hanno deciso di “volere non sapere”.
Molti dei sopravvissuti, invece, volevano che i giovani sapessero cosa erano stati capaci di fare altri essere umani, volevano, e vogliono ancora oggi, raccontare il loro dolore, le loro sofferenze, la loro tristezza perché mai più possa accadere un tale crimine.
Ognuna delle storie raccontate oggi ha riportato i presenti ad un tempo di crudeltà e di violenza che disorienta per la malvagità che non si è fermata neanche di fronte ai bambini; neppure i soldati americani, che erano riusciti a liberare i prigionieri rimasti, potevano credere a quello che vedevano con i loro stessi occhi.
Anche loro oggi erano accanto ai sopravvissuti venuti da tutto il mondo per ricordare e ringraziare, ancora una volta, insieme a tutti i presenti, chi li aveva salvati e chi aveva permesso la liberazione dal nazismo e la nascita della democrazia.
Nessuno potrà mai comprendere e capire le ragioni di tanta avversione per tanti uomini, donne e bambini considerate persone “diverse” che, come ha ricordato anche la Cancelliera Merkel, sono state imprigionate, torturate, umiliate e uccise solo perché vivevano in maniera diversa e la pensavano diversamente rispetto all’ideologia nazionalsocialista.
Per questo è necessario conoscere e ricordare: la libertà e la democrazia non possono essere date per scontate.
Come hanno affermato i giovani studenti, viviamo in un mondo in cui si continua a perseguitare persone per motivi politici o religiosi; nuove forme di intolleranza e di razzismo sono sempre più evidenti verso chi riteniamo “diverso” da noi.
L’unica speranza per il futuro è proprio quella di cui ognuno di noi è responsabile: non tacere e non chiudere gli occhi di fronte a chi vuole impedire la libertà di espressione e di pensiero e a chi vuole privare altri esseri umani della loro dignità e dei diritti fondamentali.