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- Pubblicato Giovedì, 04 Dicembre 2014 12:34
Donne d’Europa
Il 29 novembre presso l’Istituto di Cultura ha avuto luogo il convegno annuale di ReteDonne
Monaco, 4 dicembre 2014.
“Mi rallegro con gli organizzatori della giornata-dibattito sul ruolo della donna. In una prospettiva di sviluppo sostenibile, oggi, a distanza di venti anni dalla Conferenza sulla Donna delle Nazioni Unite (Pechino, 5 agosto 1995, ndr) questo ruolo è ampiamente riconosciuto. Questo non significa che non si debba continuare a parlarne affinché si maturino conoscenze e si producano indicazioni operative per la comunità”.
Con queste parole il console Filippo Scammacca del Murgo ha salutato l’inizio dei lavori dell'incontro annuale di ReteDonne e.V. dedicata alle donne d'Europa. Una giornata densa di interventi di analisi delle svariate e molteplici problematiche che caratterizzano la condizione delle donne, purtroppo ben lungi dall’essere idilliaca.
“Dagli Anni Settanta, e cioè da quando si è interrotto il flusso dei “Gastarbeiter“, sono venuti a cessare i grandi problemi di integrazione, ma da qualche anno le cose sono cambiate, - ha continuato il console - negli ultimi tre anni gli uffici consolari hanno registrato una ripresa del flusso migratorio con un aumento dell’8% delle iscrizioni all’anagrafe, con abbondante presenza di persone molto deboli sul piano socio-culturale: lavoratori privi di specializzazione pronti a tutto, persino ad accettare situazioni di sfruttamento, pur di ottenere un posto di lavoro. In tutto ciò le donne sono certamente vittime. Sono vittime perché sono l’ossatura di questa comunità, vittime del pendolarismo dei mariti e dei compagni, delegate all’azione di educare i figli e loro stesse in cerca di una occupazione che non trovano in Italia”.
Organizzato da Retedonne e.V., dall’Istituto italiano di Cultura, da Forum Italia e. V., dal Comites e da Rinascita e.V., (e grazie anche alla collaborazione di altre istituzioni, associazioni, aziende etc. attive sul territorio) il convegno è stato incentrato sulla condizione delle donne italiane in Germania, sul loro ruolo nella società, nel lavoro e nella famiglia e, in modo particolare, sulle problematiche derivanti dalla integrazione.
L’associazione ReteDonne è nata nel 2010 come organismo indipendente e apartitico grazie all’iniziativa di donne italiane residenti in Germania attive nei settori dell'economia, della cultura, della politica, della scuola e del mondo del lavoro. Le finalità della associazione sono tanto nobili quanto palesi: dare voce alle donne in una società dominata dagli uomini. Ciò vale non solo in Italia, ma anche all’estero e vale tanto più se si è donne italiane all’estero. Rete di donne, dunque. Rete come spazio di confronto, scambio, discussione e denuncia, ma anche luogo di aggregazione, accoglienza e sostegno. Come ha sottolineato Paola Zuccarini, una delle moderatrici della giornata, diversi sono i motivi per cui oggi le donne lasciano l’Italia, ma poi “cosa le aspetta una volta arrivate in Germania? Come si organizzano e cosa significa per loro l’esperienza di migrazione e soprattutto come possono tradurre una situazione di bisogno in una di sviluppo di nuove opportunità?”.
Dopo i saluti del console, della direttrice dell’Istituto di Cultura Giovanna Gruber, della Presidente di ReteDonne Marina Mannarini, ha preso la parola in teleconferenza da Roma l’onorevole Laura Garavini, deputata della circoscrizione estero del PD nonché madrina spirituale della associazione fin dalla sua nascita.
Gli interventi che si sono susseguiti durante la giornata sono stati curati da diverse relatrici che operano in vari campi, in particolare quelli della salute, dell’integrazione sociale, della scuola e non ultimo quello politico.
Tra le relatrici citiamo:
Camilla Tucci-Frisch, psicologa, Caritas di Monaco (Nuova emigrazione e disagio psicologico: percorsi di donne italiane a Monaco di Baviera);
Daniela Di Benedetto, consigliere di circoscrizione della SPD e presidente PD di Monaco (Partecipazione politica a livello locale e federale)
Norma Mattarei, sociologa, Caritas di Monaco (Condizione della donna nella nuova migrazione);
Lara Galli, responsabile Inca-Cgil di Monaco (La donna e il sistema pensionistico tedesco);
Paola Zuccarini - Presidente Forum Italia e.V (Unione Europea: programmazione Europe 2020, strategia comunitaria per le pari opportunità 2010-2015, fondo sociale europeo 2014-2020);
Ortrun Wagmann, direttivo Frauen Akademie München e.V., e Barbara Rizzato, Managing Director Alessi Deutschland GmbH - Monaco di Baviera (Lavorare in Germania: identità culturale, potenzialità, iniziative di sostegno al femminile).
Data l’importanza dei temi, INTERVenti pubblicherà in seguito alcune delle suddette relazioni.
Nel pomeriggio, sono seguiti i lavori di gruppi incentrati su temi specifici:
politica: Daniela Di Benedetto/Cecilia Mussini (segretario PD Monaco di Baviera);
sociale: Norma Mattarei/Lara Galli
lavoro: Paola Zuccarini/Ortrun Wagmann/Barbara Rizzato/Alessandra Santonocito (giurista)
scuola/formazione: La scuola d’Europa - Miranda Alberti (Consigliere Comites Monaco di Baviera) e Patrizia Mazzadi (direttrice scuola italo-tedesca Leonardo da Vinci a Monaco di Baviera).
Insomma, un convegno interessante e ricco di spunti di riflessione.
Unico neo, la scarsa - direi pressoché nulla - presenza maschile.
(Foto: Eleonora Cucina)