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Visita a Borgo Scopeto


Alla scoperta di un luogo incantato della Toscana


Ein Gehöft der antiken Dynastie der Sozzinis wurde umfunktioniert: Wenige Kilometer von Siena entfernt, kann man dort nun Ferien im Grünen machen.

Nicoletta CurradiBorgo Scopeto in provincia ddi Siena

Firenze, 2 maggio 2011
Prendiamo un pugno di case nella campagna chiantigiana senese, con magnifica vista sulla Torre del Mangia, circondato da oliveti e vigneti secolari e boschi di lecci: un tuffo in un passato non lontano perché fino a qualche decennio fa il piccolo insediamento era ancora abitato.
Per cinque secoli, dagli inizi del 1300, l’illustre dinastia senese dei Sozzini è stata proprietaria della tenuta fino all’estinzione della stirpe nel secolo scorso. Nei lecceti cresce ancora oggi l’arbusto dal bizzarro nome di erica scoparia, utilizzato per fabbricare le scope, cui si deve anche il nome del borgo.
Un lungo viale di bosso accuratamente sagomato conduce ancora oggi al complesso di Scopeto.

La torre e tutti gli altri edifici che si affacciano su un grande piazzale sono legati ai Sozzini, che hanno poi dato luogo alla prima trasformazione in villa di Scopeto e soprattutto del cassero medioevale e del corpo adiacente. La torre a pianta rettangolare conserva nella base

il robusto pavimento murario a scarpa, mentre la parte alta ha subito continui rifacimenti, fuorché nel lato nord dove vi sono ancora le finestre ad arco ribassato e le arciere-archibusiere.
Altri edifici per gli usi della fattoria conservano quell’aria di altri tempi di un’agricoltura di tipo patriarcale. La villa invece conserva affreschi con decorazioni floreali di tipo seicentesco. Anche se i contadini di un tempo non ci sono più, è nata un’azienda agricola che fa parte della Strada del Chianti Gallo Nero e che produce vino Chianti DOC e olio extravergine d’oliva, ma soprattutto vi si può trascorrere uPanorama di Siena con la Torre de Mangia (Wikipedia)n emozionante soggiorno, respirando la stessa atmosfera di un tempo in una campagna incontaminata, proprio come fecero i primi ospiti della famiglia Sozzini, cioè artisti, umanisti e letterati.
Da allora tutto è in perfetta armonia con quella che era la vera vita del borgo: passeggiando nelle corti dell’insediamento rurale, tra dimore toscane e perfino una cappella, sembra di vedere contadini operosi e massaie affaccendate. Forse è per questo che il regista del film “Letters to Juliet”, Gary Winick, ha scelto questo luogo incantato per girare alcune scene della sua opera.
E non è raro raro incontrare qui personaggi noti.
Borgo Scopeto è il luogo ideale per rilassarsi nella natura senza rinunciare alle comodità moderne, scoprendo i tesori e i sapori del territorio.

Info: www.borgoscopetorelais.it

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