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- Pubblicato Martedì, 07 Dicembre 2010 14:45
SV Italia 1965: tanta sofferenza e tre meravigliosi punti
Ridotta in otto uomini, in virtù di una prestazione eroica la squadra di Kadlec batte di misura l’FC Fasanerie Nord e continua a volare.
Daniele Verri e Fabio D’Agostini
(Monaco di Baviera, Domenica 22 marzo 2009) Il big match del gruppo 2 della A-Klasse di Monaco di Baviera, che vedeva opposte l’SV Italia 1965 e l’FC Fasanerie Nord, non ha di certo deluso le attese dei numerosi spettatori giunti al Comunale di Grohmannstr. 63. Alla vigilia il presidente Cannizzaro aveva suonato la carica ai suoi ragazzi, dopo l’inaspettato ko di sette giorni fa contro l’SC Freimann: “Vincere e vinceremo”, aveva tuonato il vulcanico dirigente, una sorta di mix tra l’eleganza di Viola, la grinta del miglior Anconetani e la dialettica di Rozzi. Un invito raccolto in pieno dai giocatori in campo che al termine di una gara durissima, condizionata dal forte vento e da un serie di cartellini rossi distribuiti con troppa generosità dal fischietto della gara Anton Pollinger, apparso decisamente sovrappeso, sono riusciti a portare a casa tre punti che potrebbero rivelarsi fondamentali a fine stagione. Un vero e proprio colpaccio contro una concorrente diretta per la promozione, una FC Fasanerie Nord molto rispettata e forse anche un po’ temuta dai ragazzi del tecnico Kadlec, dopo l’ottima impressione destata all’andata, quando gli uomini di Sander riuscirono a bloccare la corazzata biancogialla imponendole un pareggio a reti inviolate. Parte forte L’FC Fasanerie Nord, ma che reazione l’SV Grande spettacolo fin dalle prime battute di gioco, con gli ospiti subito in vantaggio. Quarto minuto: uno spiovente dalla destra di Pauli, partito sul filo del fuorigioco, sorvola la testa del libero Mirza Cabric terminando sui piedi di Müller, che da due passi, nonostante il tentativo disperato in uscita da parte di Hajdurim Cabric, non ha difficoltà ad infilare la porta sguarnita. Colpita a freddo, l’SV Italia 1965 non perde però la testa e reagisce immediatamente. Merito di un gruppo molto compatto e di alcune individualità di tutto rispetto per la categoria, come il pendolino Alessandro Cuvato, il metronomo Demis Costantini ed il bomber Marco Castello, a tratti incontenibile. L’SV ha subito l’occasione per pareggiare, ma la spreca malamente D’Anna, che da posizione favorevole spara alto sopra la traversa. Stesso destino anche per Cuvato, che al nono minuto non trova la coordinazione per la battuta da posizione propizia. Al decimo è la traversa a dire di no ai padroni di casa: è Porciello che da pochi passi non riesce di testa ad inquadrare lo specchio della porta. Continua a premere l’SV, ma trova sulla sua strada un Hentschel in giornata di grazia, per ben due volte autore d’interventi davvero pregevoli: al diciottesimo compie una meravigliosa doppia parata sui colpi di testa ravvicinati di Porciello e Castello, ed al ventunesimo nega la gioia del gol a Costantini con un balzo felino su perfetto colpo di testa del regista friulano. Im campo c’è solo l’SV Italia 1965, i cui sforzi vengono premiati al trentacinquesimo: perfetta la giocata di D’Anna che, dopo aver saltato in velocità un paio d’avversari, dalla destra mette al centro un rasoterra che Cuvato, appostato come un avvoltoio sul secondo palo, non può esimersi dall’insaccare. Con il pareggio inizia anche lo show del pingue Pollinger, che distribuisce cartellini a destra e a manca: dopo le ammonizioni per gioco falloso a Cuvato e D’Anna, al quarantaduesimo è Porciello a finire anzitempo sotto la doccia per un fallo plateale ma non cattivo a centrocampo: nemmeno il tempo di gioire per il pareggio che l’SV si trova in inferiorità numerica. Il primo tempo termina senza ulteriori sussulti. Più forti dell’arbitro e della sfortuna Il secondo tempo inizia com’era finito il primo, ovverosia con Pollinger protagonista di alcune decisioni affrettate. decimo minuto: Cuvato, già ammonito, si lascia sfuggire una parola di troppo con l’arbitro che tra le proteste generali estrae il secondo cartellino rosso della giornata. Un’espulsione che rischia di compromettere completamente un gara fin a quel momento dominata. Ma nemmeno la doppia inferiorità numerica frena i ragazzi di Kadlec, che al tredicesimo minuto entra in campo al posto di Munno. Ed è proprio dal piede dell’allenatore-giocatore che parte la punizione che un minuto dopo Marco Castello ribadisce imperiosamente di testa alle spalle di Hentschel. Avanti di un gol e sotto di due uomini, l’SV Italia 1965 tira su le barricate contro una FC Fasanerie Nord costretta ad attaccare. L’ultima mezzora di gioco è un vero e proprio assedio, anche se l’FC non impensierisce mai seriamente Cabric. L’occasione più nitida è ancora per i padroni di casa, che al ventiduesimo minuto sfiorano la rete del clamoroso 3-1 ancora con Castello, che in contropiede semina il panico nella difesa avversaria prima di concludere alto sopra la traversa. C’è il tempo anche per la terza espulsione: a 10 minuti dal termine D’Anna si lascia provocare da Krawinkel, vedendosi così sventolare il secondo cartellino giallo e conseguente rosso da un fiscalissimo Pollinger. Ma il fortino resiste fino al novantesimo, ed i dieci minuti di ulteriore sofferenza terminano con l’invasione di campo dei festanti tifosi italiani. Una battaglia epica, per la quale nemmeno la fantasia di Omero, o meglio di Virgilio, trattandosi d’italiani, avrebbe potuto inventare finale più giusto ed emozionante. 2009-2 pg 28