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Categoria: Salute

Pubblicato Mercoledì, 01 Dicembre 2010 17:51

Autunno

Tempo influenza, tempo di vaccino

Dott. Stephan Guggenbichler

Il famoso comico monacense Karl Valentin diceva: ”Il raffreddore passa senza medicine in una settimana e con le medicine in sette giorni.” Questo suo motto è entrato a far parte del bagaglio di saggezza popolare. Ancor oggi, infatti, curare il raffreddore è un’impresa complicata, soprattutto perché questa “indisposizione”è spesso solo il sintomo molto noioso di una malattia virale generalizzata.

L’influenza è una malattia grave le cui complicazioni hanno provocato solo nel 2004 circa 15.000 morti.

Nelle prossime settimane gli studi medici saranno di nuovo affollati da malati con raffreddore, mal di gola, malessere generale, tosse, a volte con febbre attorno a 38C°. Sono tutti affetti da infezioni delle vie aeree superiori di origine batterica o parainfluenzale, da distinguere bene dalla vera e propria “influenza” (“Grippe”) che invece è caratterizzata da una serie di disturbi tipici ed intensi come una improvvisa febbre alta, di solito sopra i 38.5 C° e che può arrivare fino a 39-40 C°, accompagnata da dolori muscolari e agli arti, forte spossatezza, mal di gola e tosse secca stizzosa senza escreato. Il contagio avviene per via aerea per mezzo di piccole goccioline di saliva.

L’influenza è pericolosa quando colpisce persone debilitate da malattie croniche come bronchiti croniche, malattie del cuore e dei reni, diabete, che indeboliscono le difese immunitarie dell’organismo. In questi casi il virus può facilmente portare a severe complicazioni con gravi danni per la salute. Le più frequenti sono la pleurite, la polmonite, l’otite e, a volte, la miopericardite (infezione virale del cuore ), tutte malattie che possono causare gravi complicazioni, talvolta anche letali.

La prevenzione migliore è la vaccinazione che va fatta dal mese di ottobre in poi, anche se ogni anno ci sono problemi di reperibilità del vaccino in farmacia. È consigliabile soprattutto a chi ha superato i 60 anni, nonché a bambini e adulti che soffrono di malattie croniche ed il cui sistema immunitario è per qualche ragione debilitato.

Per la vaccinazione è necessario fare un appuntamento dal proprio medico, il quale farà una visita per accertare l’idoneità alla vaccinazione: l’iniezione viene eseguita con un ago sottilissimo nel braccio o nel gluteo. Normalmente è una cosa semplicissima, veloce ed indolore, ma a volte può succedere che qualcuno lamenti una sensazione di pesantezza del braccio, che può durare da qualche ora a 1 o 2 giorni. In rari casi il vaccino può provocare una reazione del sistema immunitario con qualche linea di febbre, magari la sera dopo la vaccinazione.

Il vaccino è sicuro perché viene prodotto in laboratori speciali, dove vengono allevate colonie di virus influenzali. Prima di essere utilizzati come vaccino, subiscono un processo di completa inattivazione. Quando vengono iniettati nel paziente, il suo sistema immunitario crea un meccanismo di difesa in forma di anticorpi che, al momento del contatto, riconoscono il virus e lo neutralizzano prima che la malattia possa svilupparsi. Tuttavia in alcuni casi è possibile riscontrare, nonostante l’avvenuta vaccinazione, una forma mite di influenza.

l vaccino antinfluenzale è quindi uno strumento importante non solo per prevenire l’influenza ma anche per tutelare la salute di persone già debilitate da malattie croniche

2006-4 pg 36