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Fabricius ab Aquapendente

Nato il 20 maggio 1537 ad Acquapendente, un paese in provincia di Viterbo nel Lazio. Deceduto 21 maggio 1619 a Padova

Leonard Chen

Fu allievo di Gabriele Falloppio a Padova e nel 1562 all’età di 25 anni era già professore di Anatomia e chirurgia all’Università di Padova. Fabrizio rimase a Padova fino al 1604 quando andò in pensione potendo così dedicarsi completamente alla ricerca scientifica. Il “teatro anatomico” dell’Università di Padova, dove tuttora si tengono le lezioni di anatomia, fu costruito sotto la direzione di Fabrizio al quale poi fu dedicato. Fabrizio è considerato il fondatore dell’embriologia: aveva infatti scritto un libro illustrato con una descrizione della formazione di un pulcino iniziando dall’uovo.

Aveva correttamente descritto la struttura dell’occhio, in particolare la posizione del cristallino, e aveva studiato il meccanismo della funzione muscolare.
Particolarmente importante è la scoperta delle valvole delle vene di cui tratta nel suo lavoro intitolato “De venarum ostiolis”. Fabrizio sarebbe potuto arrivare a comprendere la teoria della circolazione corporea, ma era troppo legato all’insegnamento di Galeno e non aveva il coraggio di rompere una tradizione stabilita già dai tempi dei Romani. Comunque il suo più notevole contributo alla scienza moderna fu quello di aver sviluppato ed insegnato una tecnica scientifica di ricerca e un modo di ragionare e pensare, non in maniera empirica ma sperimentale. Fabrizio aveva insegnato la sua metodologia al suo allievo William Harvey che scoprì la funzione del cuore e della circolazione del sangue: nel 1628 Harvey pubblicò il suo lavoro in un libro intitolato “Exercitatio anatomica de motu cordis et sanguinis”.
È stato anche il primo ortopedico: aveva inventato infatti apparecchi per il trattamento della scoliosi e del torcicollo. Leonardo da Vinci aveva scoperto la circolazione del sangue già nel 1489 ed aveva perfino disegnato una valvola artificiale nel suo quaderno privato, ma purtroppo non aveva comunicato la sua idea a nessuno dei suoi contemporanei ed il suo quaderno venne ritrovato soltanto 200 anni dopo la morte.
L’importanza di Leonardo da Vinci e di Fabrizio da Acquapendente nella storia della medicina consiste nella scoperta della circolazione del sangue: se a entrambi mancò però il coraggio di rompere con la tradizione, Fabrizio ebbe la fortuna di avere un allievo che veniva dall’Inghilterra, un Paese che in quell’epoca cercava di cambiare la tradizione, tanto della chiesa cattolica quanto della dottrina latina, la stessa epoca in cui Oliver Cromwell cercava di formare un parlamento indipendente e a maggioranza protestante contro l’autocrazia del re Carlo I della casata cattolica di Stuart.

(2006-1 pag 19)

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