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- Pubblicato Mercoledì, 01 Dicembre 2010 10:51
Non ti fidar di me
Chi ancora non possiede un navigatore satellitare? Il nuovo amico virtuale cerca di insinuarsi nella nostra collezione di macchinette magiche
Mit Hilfe eines kleinen Empfängers in der Größe eines Handys werden wir den eigenen Standort bis auf wenige Meter genau bestimmen können. Die Benutzer von Navigationssystemen fragen sich, ob das herannahende zivile europäische Galileo-Satellitensystem wirklich so nützlich ist.Gianni Minelli
La prima volta che ho visto sulla macchina di un amico un navigatore in azione ho escalamato: wow! E mi sono detto: finalmente un giocattolo davvero utile! Sono rimasto incantato mentre mi mostrava sulla mappa elettronica il punto preciso dove ci trovavamo. Con i nomi delle strade, gli incroci, velocità e tempo d’arrivo previsto. Poi, per rendere il tutto ancora più divertente, si può collegare il “navi” al bravo pc, scaricare gli aggiornamenti delle mappe stradali e fare altri giochetti del genere. Mentre aspetto il verde al semaforo scopro spesso altri colleghi automobilisti con attaccato sotto lo specchietto retrovisore il miracoloso televisorino. Certo, se è pericoloso telefonare mentre si guida (con il “vivavoce” si può perlomeno evitare di pagare una cara contravvenzione), viaggiare con il navigatore acceso distrae non poco. È vero che certe volte a certi incroci lui ci dice troppo tardi o non tanto chiaramente dove dobbiamo andare, o magari sul più bello “non prende”… ed allora ci rendiamo un’altra volta conto che delegare troppo ad un apparecchio elettronico può essere anche svantaggioso. È di nuovo il solito discorso: sappiamo andare in internet ma non sappiamo più come fare una divisione con sola carta e penna! Ho un conoscente che vive da un paio d’anni a Berlino e per spostarsi in macchina usa sempre il “navi”. Ebbene si lamenta perché la pianta stradale della città gli è ancora perfettamente sconosciuta e così rimarrà probabilmente per lui anche in futuro. Certe volte mi scopro ad usare il navigatore anche su percorsi perfettamente conosciuti semplicemente perché è comodo oppure, peggio, perché mi sento solo, e la voce (posso scegliere se maschile o femminile, e quale lingua farle parlare) mi fa compagnia. Certe volte mi diverto a farlo arrabbiare perché non faccio quello che dice ed allora mi sollecita ad esempio con un perentorio: “tornate indietro quando potete!”. Avete mai incontrato al centro qualcuno, probabilmente un forestiero, che cammina tenendo davanti a sé un “navi” acceso? Beh, è un po’ da deficienti, ma sicuramente molto comodo... Finiremo ad abituarci anche a questi spettacoli. Ormai anche palmari, cellulari e persino orologi possono avere la funzione di navigazione satellitare. Insomma della nostra testa avremo per fortuna sempre meno bisogno.
Addirittura ci sono in commercio navigatori con annesso lettore DVD, per potersi vedere, mentre si procede guidati dal navigatore, anche un bel film. Questi ultimi sono già illegali in alcuni Paesi, ma penso che prima o poi anche l’uso dei normali navigatori verrà vietato o quanto meno regolamentato. Sarebbe un peccato, perché utile lo è, eccome! Specialmente quando si deve viaggiare in una città o in un quartiere che non si conosce, magari guidando da soli, dovendo controllare la carta stradale, oppure senza poter chiedere informazione ai passanti perché tardi, buio o brutto tempo.
(2006-4 pag 33)