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- Pubblicato Sabato, 20 Novembre 2010 20:37
Chat, una chiacchierata solo virtuale?
C’era una volta la banda cittadina, da soli, nella nostra specola con dei gracchianti baracchini… Poi venne il chat che ci aprì nuovi orizzonti e ci fece uscire allo scoperto
Die Lust sich kennen zu lernen. Chat: eine neue Möglichkeit mit fremden Personen in Kontakt zu treten. Es wird immer moderner sich im virtuellen „Wohnzimmer“ zu treffen.Gianni Minelli
C’è chi dice che il chat sia solo una delle ultime diavolerie superflue e sostituibili inventate dai surfisti. Altri lo considerano limitante perchè impedisce gli incontri analogici, cioè quelli dal vivo. Il chat ci ricorda infatti un po’ quei rifugi da dove il radioamatore, novello adolescente, sfuggiva con un suo gioco ai rapporti sociali. E poi, …e calibra le onde stazionare dell’antenna, e cerca di decifrare una voce lontana (o proveniente dall’immediato vicinato), e fai lo spelling degli indirizzi per potersi scambiare una cartolina. La portata dei baracchini della banda CB (citizen band) era infatti assai limitata e il gergo utilizzato faceva pensare ad un linguaggio quasi da setta, comprensibile solo agli iniziati. Qualcuno di noi si ricorderà ancora con po’ di nostalgia dei pirateschi “scarponi” (amplificatori), del “caricabatteria” (pasto) o del “TVI” (interferenze provocate dai CB sulle televisioni). Erano forse quelle le prime pionieristiche e limitate chat-rooms prima ancora che si fosse mai sentita la parola “Internet”? E Internet poi cambiò tutto questo bailamme dell’etere. Essa rese possibile salotti più affidabili e sempre più differenziati. Niente più antenne ma spine telefoniche, niente scarpone ma il modem del pc. Ma cos’è il chat, perché è così gettonato e soprattutto come funzionano le chat-rooms? Chat significa proprio “chiacchierata”, di cui infatti richiama anche il suono (ratsch in tedesco). Di chat-rooms ce ne sono di diverso tipo: per alcune è necessaria una speciale software che ne permetta l’accesso (come il mitico “ICQ”, I-seekyou), ad altre si può accedere direttamente collegandosi con appositi siti. Per tutte le chat-rooms è però necessaria una registrazione nella quale si deve perlomeno comunicare un indirizzo e-mail valido. Poi ci si sceglie un nick name, un nomignolo, con il quale si può bussare e presentarsi nei vari salotti. La sera è bello incontrarsi in rete con i nostri amici, anche se in maniera virtuale. O forse è meglio di niente: è meglio il monitor del PC o quello della TV? In molte chat-rooms si chiacchiera piacevolmente tutti insieme, con ordine ed educazione magari con un moderatore e ognuno ha modo di esprimere democraticamente la propria opinione e di farsi conoscere. Certi preferiscono incontrarsi in un salotto “riservato” dove trovano i loro soliti amici oppure ne conoscono dei nuovi in camere ad hoc, con un tema determinato di conversazione. Al contrario dei forum o degli usenet il chat è sempre on line, dal vivo. Dopo essersi conosciuti a sufficienza digitando sulla tastiera ed aver visto possibilmente anche l’immagine del nostro o della nostra partner, si trova certe volte la voglia di conoscersi personalmente. Molti si incontrano magari a mezza strada per un “caricabatteria”, più o meno in segreto… Altri trovano nuovi amici o addirittura la loro anima gemella. Un’insospettabile signora mi ha raccontato che, ricomponendosi dopo un fugace incontro “a metà strada” lui l’abbia sorpresa dicendo: ma come, te ne vai già? Non ti va di restare ancora un po’ vicina a me?
Sito consigliato: www.icq.com
(2004-1 pag. 24)