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Occhio alla Google car!

Presto anche in Germania potremmo correre il rischio di farci fotografare e sbattere sulla Google Street View

Seit dem Google seinen Online-Kartendienst „Maps“ um die Funktion „Street View“ erweitert hat, gibt es einen neuen Sport im Internet: Nutzer forschen in den 360-Grad-Ansichten unzähliger Straßenzüge nach Lustigem, Kuriosem - und natürlich nach Anzüglichem. Bald wird das “Google Car” auch in Deutschland seine Bilder aufnehmen und viele befürchten bereits jetzt eine Verletzung des Datenschutzes.

Gianni Minelli

Google Street View è una caratteristica di Google Maps che fornisce una panoramica a 360° gradi delle strade e permette agli utenti di vedere parti di varie città del mondo a livello del terreno.” (Wikipedia)

Se ancora non l’avete provata e siete davvero curiosi di scoprire quale altra americanata ci viene propinata in Rete allora digitate sul vostro motore di ricerca “Google Street View” e passeggerete per le vie di Boston o di San Francisco, guardando di qua e di là case, auto e passanti. A che (o a chi) serve? Mah, immaginiamo, per trovare più facilmente un indirizzo o forse, più in là, come raccolta di immagini di fondo per una generazione futura di navigatori satellitari. Purtroppo la visione a 360° delle strade cittadine è ancora limitata ad un certo numero di città degli USA, ma niente paura la “Google car”, l’automobile attrezzata a raccogliere tali immagini, è stata già individuata nel centro di Roma dove ha provocato non solo un fuggi fuggi generale ma anche dubbi e polemiche perché secondo molti viola la legge sulla privacy. Ci si chiede come reagiremo in Germania, ufficialmente prossima riviera di caccia delle “car” con la grande “G” impressa sullo sportello.
Ma perché poi averne paura? In fin dei conti essere immortalati sul web è qualcosa di cui dovremmo essere orgogliosi e vantarci con i nostri amici. Sicuramente non sono pochi quelli che sono eccitati al solo pensiero e si guardano intorno pronti a sfoggiare un bel sorriso.
Sulle foto della Google Street View la ricerca di passanti sorpresi in pose strane, divertenti o imbarazzanti è già diventata un trend. Addirittura sono spuntati come funghi siti web e numerosi blog che hanno il solo fine di individuare e mostrare tali immagini: chi si gratta la schiena, chi si allaccia le scarpe o si tira su le calze mentre due uomini si girano a guardare, chi esce da un cinema a luci rosse - o peggio -, e così via. E poi c’è sicuramente chi se ne va in giro fresco come un quarto di pollo mano nella mano con l’amante, o viene sorpreso dove non dovrebbe proprio trovarsi.
Mentre però per mesi interi molti americani si sono lasciati fotografare senza dire niente, al massimo qualcuno ha chiesto di farsi oscurare la faccia, qui nel Vecchio Continente, dove le regole sulla protezione dei dati personali sono evidentemente molto più sentite, le cose non sono così facili. Per limitare i danni Google ha introdotto ultimamente un sistema automatico per la sfocatura dei volti, ma le resistenze sono ancora molto forti.
Che in Europa abbiamo davvero più da nascondere che negli USA? Tra mafie e camorre, amanti, possibili evasioni fiscali e movimenti strani abbiamo evidentemente molta più paura di essere osservati, spiati e “pubblicati”, mentre in America, mah?!, o queste cose non esistono o le persone sono più indifferenti e flemmatiche!
Eppure adesso - confesso - capita anche a me di guardarmi intorno, quando sono al centro. Spererei infatti di essere beccato dall’occhio fotografico della “BigG” in una posa presentabile, per cui mi tengo più diritto sulle spalle, sto attento agli abiti e a non avere un atteggiamento di cui dovermi poi eternamente pentire o vergognare.
E vai poi a cercare di farti cancellare, dopo che ti hanno immortalato mentre stavi uscendo da un certo portone… Con tutte le telecamere per il controllo degli edifici o dei luoghi pubblici che sono poste un po’ dappertutto non si può mai sapere, anche se però almeno quelle immagini rimangono riservate, penso e spero, e non vengono spudoratamente globalizzate.
Se poi sto davvero per fare qualche “strana” azione, ho un motivo in più per essere prudente e circospetto, e ciò non guasta! Meno male che BigG c’è!

2008-3 pg 26

 

 


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