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- Categoria: lettres italiennes
- Pubblicato Lunedì, 13 Febbraio 2012 17:38
Deliri padani
Lettres italiennes
Monaco, 12 febbraio 2012
Chi se ne andasse in giro per le strade della vecchia Roma, scoprirebbe ogni tanto, sul muro di qualche antico edificio, delle altrettanto antiche edicole mariane circondate da piccole lapidi riportanti l'acronimo P.G.R. (per grazia ricevuta). Sotto alcune di tali immagini, prive di solito di valore artistico, compare a volte una lapide più grande che ricorda come, nell'anno di grazia 1796, quel ritratto della madre di Nostro Signore abbia a un tratto mosso gli occhi o, addirittura, lacrimato. La cosa non sorprenderà: è noto che Maria, non soltanto in Italia, ama di tanto in tanto mostrarsi e, a volte, addirittura rivolgersi a delle anime pure, solitamente dei bambini.
Nessuno ignora le apparizioni di Lourdes e quelle ancora più straordinarie di Fatima, nelle quali ultime l'Immacolata consegnò ai tre pastorelli tre messaggi (chiamati “segreti” e progressivamente poi svelati) il secondo dei quali annunciava la seconda guerra mondiale e lamentava l'affermarsi, proprio in quei giorni del 1917, del comunismo in Russia.
Tornando alle edicole romane, qualora vi siate chiesti per quale ragione i suddetti fenomeni avvennero proprio nel 1796, vi risponderò dicendo che in quell'anno le armate francesi, comandate fra gli altri dal giovane Bonaparte, debellando l'esercito austriaco e quello sardo, si disponevano a sconvolgere l'assetto geopolitico dell'Italia dell'epoca.
Accostando dunque i fenomeni del 1796 con quelli del 1917, se ne deve concludere che la Madonna si interessa di politica e che non sembra molto incline ai cambiamenti. Ne consegue che apparirebbe inutile rivolgersi a Lei per piatire un mutamento della cartina geopolitica; anche perché accontentando alcuni, la Madre di Dio, finirebbe con lo scontentare altri, anch'essi magari, al pari dei primi, a Lei devoti. Più saggio risulterebbe dunque implorarLa per ottenere ad esempio delle guarigioni. Che è poi quello che il più delle volte avviene e al quale Maria sembra più disposta, almeno a giudicare da quanto si racconta e dalla visione degli oggetti (grucce, busti, collari ortopedici etc.) lasciati nei santuari da chi ha ricevuto la grazia.
Eppure c'è chi non la pensa così e si raccoglie in preghiera o addirittura compie un pellegrinaggio, non per ottenere benefici personali, ma perché si realizzi il suo sogno politico.
È esattamente quello che é avvenuto qualche giorno dopo lo scorso Natale ad alcuni militanti cosiddetti “padani” i quali, dismessi gli elmi cornuti e riposte in qualche cassetto le ampolle con l'acqua del dio Po, sono saliti su un pullman diretto al santuario di Lourdes, dove hanno potuto implorare la Santa Vergine per la nascita della loro piccola patria. Li capitanava un certo Andrea Rognoni il quale antepone al suo nome il titolo accademico di prof.. Di quale cattedra e in quale ateneo il sunnominato abbia la docenza è però qualcosa che non siamo riusciti a sapere.
Ora, il fatto di esserci lasciati dietro un ventennio in cui abbiamo avuto occasione di ascoltare i più surreali deliri, pronunciati peraltro non dal primo passante, ma da individui titolari di alte e a volte addirittura altissime cariche istituzionali, non ci ha vaccinati del tutto contro le sciocchezze, così che quando sentiamo pronunciare delle bestialità, avvertiamo sempre un minimo di reazione da parte dei nostri anticorpi culturali. Andrea Rognoni sarà pure un carneade qualunque, ma risulta molto ascoltato in quello che è un partito politico, il quale, nel precedente governo, ha espresso ben tre ministri. Costui in tempi recenti parlando di Anna Frank, e specificando non essere la ragazza una santa (buon per lei, considerando a quali individui è stato concesso tale stato celeste), ha invitato chi non condivide le sue tirate moralistiche (per le quali ha avuto la modestia di accostarsi addirittura a Savonarola) a “crepare assieme a Satana”. Ma non basta. In un'altra delle sue geremiadi trasmesse da Radio Padania (e da dove sennò?) riferendo del crollo della basilica di Santa Maria di Collemaggio a l'Aquila e della presenza nella medesima di una lapide sulla quale sarebbe scolpita una mezzaluna, ha interpretato l'avvenimento come un presagio della prossima islamizzazione dell'Europa. Ultimo vaneggiamento in ordine di tempo quello trasmesso dalla solita emittente, in cui il nostro predicatore ci ha tolto una grave preoccupazione, rassicurandoci che la Madonna parla tutti i dialetti, compresi (c'era bisogno di dirlo?) quelli padani.
Le cronache non ci hanno riferito l'esito del pellegrinaggio. Ne deduciamo perciò che esso si sia svolto senza contrattempi, ma anche senza che l'Immacolata si sia palesata ai devoti padani. Peccato. Ci avrebbe fatto piacere una Sua apparizione, magari soltanto all'esimio Rognoni e magari solo per raccomandargli un bravo psichiatra. Padano ovviamente. Anzi, ci piace immaginare Maria che, a scanso di equivoci, si rivolge al Nostro, non in italiano, ma nel di lui gallo-italico dialetto. Una quisquilia in fondo per Lei che i dialetti, come ci ha informato Rognoni, li parla tutti.