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Perché oggi il sole non splende su San Pietro

Alessandro Gambaro

Roma, 27 aprile 2014.
Il Padreterno, che poi è l'azionista di riferimento del Vaticano, non è soddisfatto degli scatti di carriera ingiustificati che hanno gratificato la carriera di Papa Wojtyla e Papa Roncalli. Basti pensare che Papa Giovanni XXIII non ha fatto nemmeno il secondo miracolo, che pure è obbligatorio per qualunque passaggio di categoria. Invece Giovanni Paolo II ne ha fatti due (che è il minimo previsto) e sarebbe tutto regolare, se non fosse per il troppo poco tempo trascorso dal suo decesso.

La burocrazia celeste non è mica una roba da ridere! Intanto chiariamo che ci sono due livelli di santità: il primo si chiama "Beatificazione" e in pratica è una santità locale (vale solo per il paese dove uno è nato e per quello - se è diverso - dove ha vissuto), poi invece, al secondo livello, che si chiama "Canonizzazione", uno può essere considerato Santo da tutto il mondo, non solo da parenti e amici. Fino a qualche anno fa, al processo di Beatificazione e/o di Canonizzazione assisteva anche un "Avvocato del diavolo" (ora, con lo sviluppo dell'informatizzazione delle strutture giuridiche, questa posizione è stata abolita, e ci si affida alle community della "rete" di facebook, un pò come fa Grillo, per capirci).

Poiché le due Santificazioni di oggi (entrambe le Beatificazioni erano già avvenute in passato) costituiranno un precedente, d'ora in avanti si potrà passare da Beati a Santi o con due miracoli e cinque anni sottoterra o con un miracolo e cinquant'anni sottoterra, sconvolgendo tutte le antiche tabelle di marcia. Evidentemente si tratta di una procedura "sincopata" che potrà essere applicata solo ad uso esclusivo dei futuri Papi.

Per il popolo normale la procedura resterà assai più complessa, tanto più che, con la crisi economica in atto, tutti si ingegnano a "far miracoli" per cucire il pranzo con la cena e quindi diventa molto più impegnativo "separare il grano dal loglio", accertando i miracoli effettivi, di reale valore esoterico, da quelli semplicemente "mangerecci". In passato i Martiri, uccisi nelle persecuzioni, avevano una corsia preferenziale rispetto alle persone morte nel proprio letto. Per questi Martiri era fattore decisivo di riconoscimento, ad esempio, il fatto che pregando il defunto, si avverasse subito la grazia richiesta dal rogante: segno inequivocabile che il defunto era già arrivato in Paradiso. Esistevano anche altri segnali, tra cui l'assai diffuso, "odore di santità": cioè il defunto anzichè cominciare a puzzare come tutti i defunti, avviava un processo di profumazione, che si espandeva all'intorno, convincendo gli astanti del suo avvenuto arrivo ai "Campi Elisi".

 

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