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Tavola Rotonda del Made in Italy a Monaco

Illy, Alessi e Guzzini al HVB Forum per parlare dello sviluppo dell’industria italiana d'eccellenza all'estero

Runder Tisch der besonderen Art: "Italienische Markenkultur im Premium-Segment: Erfolgsfaktoren und Perspektiven für die Zukunft"

Monaco di Baviera, 31 luglio 2012alt
(Comunicato stampa della Camera di Commercio italiana di Monaco di Baviera)

Grande successo di pubblico e di stampa ha riscontrato la tavola rotonda sulle prospettive di sviluppo dell’industria italiana d’eccellenza nel contesto internazionale,  tenutasi lo scorso 18 luglio nel HVB-Forum (Hypovereinsbank ndr) di Monaco di Baviera - la sala conferenza di UniCredit AG.

I tre ambasciatori del Made in Italy, Riccardo Illy, Matteo Alessi e Adolfo Guzzini, invitati dalla Camera di Commercio Italo-Tedesca di Monaco a discutere sui fattori di successo dell’industria italiana sui mercati esteri, hanno appassionato il pubblico presente con interventi interessanti e ricchi di contenuto. A cominciare da come, ognuno di loro, ha saputo raccontare la genesi e gli sviluppi della propria azienda, riuscendo ad evidenziare quegli aspetti peculiari che hanno contribuito in maniera decisiva al successo del proprio marchio: “Noi abbiamo puntato sin dai primi anni Cinquanta sulla collaborazione con designer esterni e sull’internazionalizzazione dei nostri prodotti. Ad oggi esportiamo il 70% della produzione nel settore illuminazione e il 45% degli altri comparti”, ha sottolineato Adolfo Guzzini, attuale presidente di "iGuzzini Illuminazione", ad oggi una delle aziende più importanti d’Europa e nel mondo per la produzione di tecnologie di illuminazione. È nella continua ricerca ed innovazione sia nell’impiego di materiali che nel valore funzionale e prestazionale dei prodotti che Guzzini individua la forza del made in Italy: “Perchè l’Italia non è solo moda, non è solo food, ma è un paese ricco di aziende, dalla meccanica fine al settore automobilistico e motociclistico, dove il design e la tecnologia italiane fanno la differenza.”

Tecnologia e design, nonché forte attenzione alla formazione del proprio personale, sono i valori di Riccardo Illy, dal 2004 presidente del Gruppo Illy, holding dell’omonima famiglia, che produce ed esporta, oltre al caffè che lo ha reso famoso in tutto il mondo, una vasta gamma di prodotti tra cui: Dammann Freres (tè), Domori (cioccolato), e Mastrojanni (vini). “In Germania siamo partiti per quanto riguarda il caffè dalla distribuzione nell’HoReCa, allargando il servizio dalla tecnologia alla cultura della caffè con la fondazione, prima a Trieste e poi a Monaco di Baviera, dell’Università del Caffè. Questo per poter offrire una coffe-experience a tutto tondo, partendo proprio dalla formazione del personale.”

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Matteo Alessi, il più giovane dei tre ambasciatori, attuale direttore Trade Marketing e Sviluppo Internazionale del gruppo Alessi. “I nostri distributori sono i nostri primi ambasciatori, sono loro a spiegare il prodotto e la qualità di Alessi, motivando quindi anche una differenza di prezzo spesso notevole rispetto ad altri marchi. Design e qualità sono strettamente legate alla cultura. Le vendite dei nostri prodotti sono molto più correlate al livello culturale del consumatore piuttosto che al suo effettivo potere d’acquisto.” Una formula che trova conferma in particolar modo in Germania, il mercato estero più importante per Alessi. Da qui la decisione di creare una rappresentanza diretta aprendo un proprio ufficio prima ad Amburgo alla metà delgli anni Novanta e poi a Monaco di Baviera a inizio anni Duemila: “Essere presenti in Germania personalmente ci ha permesso di creare partnership importanti attraverso le quali riusciamo a trasmettere la qualità e lo spirito della nostra azienda”; conclude Matteo Alessi. Investire maggiormente in cultura ed arte è l’auspicio per il futuro di Riccardo Illy, rendere più fruibile l’inestimabile patrimonio culturale del nostro paese, acculturare e affinare le menti delle giovani generazioni che saranno i creatori e i consumatori di domani.

“Questo non solo per tramandare la capacità di produrre beni di alta qualità ed estetica, ma per aumentare l’appeal turistico dell’Italia. La Baviera è un grande consumatore di prodotti Made in Italy anche grazie ai forti flussi turistici dei bavaresi verso l’Italia”, sottolinea ancora Riccardo Illy. Non meno importante “una strategia unitaria di promozione all’estero, supportata dalla politica e con maggiori sinergie con le strutture camerali italiane all’estero” sottolinea Adolfo Guzzini: “Più relazioni umane, più partnership. E l’appoggio della politica che deve finalmente aiutare le micro- e medie imprese italiane ad esportare di più”. “In questo senso apprezzo molto il dinamismo della Camera di Commercio Italo-Tedesca di Monaco - conclude Riccardo Illy - che da anni sa coinvolgere le imprese italiane e tedesche nella ricerca e nello sviluppo di sinergie. La Camera fa ciò che in Italia manca: fare rete, fare sistema”.

E non solo: “La presenza di oltre duecento ospiti a questa tavola rotonda tra rappresentanti del mondo imprenditoriale sia tedesco che italiano testimonia la capacità della nostra Camera di fungere da ponte tra il tessuto imprenditoriale tedesco e quello italiano e ci motiva ulteriormente nel nostro ruolo. - sottolinea il segretario generale Alessandro Marino nel suo discorso di ringraziamento - “Oltre ad essere un’affidabile partner di affari tra la Germania e l’Italia ed un facilitatore di contatti tra le imprese dei due Paesi, vogliamo anche fungere da faro che punta le luci su temi e problematiche attuali che riguardano l’Italia.”

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