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- Categoria: Gastronomia
- Pubblicato Domenica, 14 Novembre 2010 09:28
"´O scugnizz"
Un angolo di Napoli ai Mercati Generali di Monaco
"Kennst Du dieses kleine Lokal an der Großen Markthalle? Den Italiener mit dem komischen Namen?" "Wer? Bussone? Na ja, Gennaro!" - sagt der Münchner...Francesco Frattolillo
Nel caldo pomeriggio d’un’estate torrida, che qui a Monaco non si pativa da decenni, Gennaro Bussone, lo Scugnizzo, si aggira per i tavoli del terrazzo del suo locale con fare da vero ragazzino di strada. Sorridente, allegro e impertinente. ”Claudio, porta ‘a suka” grida all'interno del locale, sporgendosi da una finestra spalancata.
E il suo destro, alle prese con tre paste e due pizze da servire, molla tutto e cantando ”Napul`è mille culure”, corre fuori con la pompa dell'acqua tra le mani e come un provetto pompiere comincia a spruzzare un confortante refrigerio tra i piedi dei tavoli e dei commensali. E giù un'ovazione d'approvazione e d'allegria coinvolge l'attenzione dei passanti e dei clienti della pasticceria accanto, di proprietà anche dei Bussone. "Sembra di stare a Napoli! - dice Christian, assiduo frequentatore del locale - Allegria, cordialità e cucina semplice, casareccia, come dite voi.” Ad un certo punto appare Ivan, il jolly della pasticceria, croato di nascita e partenopeo d'adozione: "Gennà!! E so’ finite i bbabbà e le sfogliatelle…!!" "E mandali di qua, che gli prepariamo una spaghettata!" "All'inizio”, dice Gennaro, “nel ’92, quando aprimmo, lo Scugnizzo era tutto qui, Imbiss, pizze, pastarelle, eppoi…, e ci vò ‘u pasticciere napulitane, ‘ippast` napulitane... E allora, dopo due anni, si liberò il locale qui all’angolo e aprimmo la pasticceria. Oggi le pietanze sono tutte espresse. Mio padre, sin dagli inizi degli anni ’60 si è occupato d’import-export di frutta e verdura, e tutt'ora… anche se in questo campo oggi c'è una grave crisi. Io e mio fratello più grande, Felice, siamo nati qui, in questa zona, e agli inizi aiutavamo i miei. Poi pensammo di aprire uno stuzzichino e da subito riscontrammo una discreta affluenza. Tanto è vero che qui vengono a pranzo e a cena attori, calciatori, dirigenti della BMW e della Mercedes, direttori di banca, che io tra l'altro neanche conosco se non fosse per il mio personale che me li indica… Poi d’inverno la sera balliamo e ci divertiamo perché c’è la musica.” All'improvviso s’ode gridare di là dalla pasticceria: "Rafe`, Rafe`, curra, curra, ven`a vidiri, madooonna, chi f…!!” E tutti i paesani a correre fuori. "Che cacacazzi ‘sti meridionali - dice Gennaro - che stanno tutto il giorno qui e bevono solo ‘nu caffè! Ma anche questo è il folklore e il temperamento di noi del sud che attrae i bavaresi che, in fondo per noi, sono anche loro degli italiani del nord.