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- Categoria: Gastronomia
- Pubblicato Giovedì, 01 Marzo 2012 07:44
In alto i calici: Toscana tutta da bere!
Grande successo della seconda edizione di "Buy Wine" in Toscana
Im Zuge der zum zweiten Mal veranstalteten „Buy Wine“ wurden in verschiedenen toskanischen Orten - von Florenz bis San Gimignano - die besten Tropfen der Region vorgestellt. Weinliebhaber konnten die Spitzenweine in aller Ruhe probieren und bevorzugt erwerben.
Firenze, 28 febbraio 2012.
Fiumi di nettare di Bacco, soprattutto rosso, ma anche bianco, sono stati versati nei giorni scorsi in Toscana, per la gioia di numerosissimi appassionati di vino, sia che fossero operatori del settore, sia semplici invitati. La prima manifestazione, "Buy Wine", giunta alla seconda edizione ed organizzata da Toscana Promozione alla Stazione Leopolda di Firenze, era rivolta a oltre duecento buyers internazionali che hanno incontrato 178 produttori toscani per il primo appuntamento con i mercati esteri dopo un 2011 che, nei primi nove mesi, ha fatto registrare dati record per le esportazioni di vini toscani di qualità.
Subito dopo è stata la volta, nella suggestiva location di Palazzo Borghese di una degustazione del Consorzio Vino Chianti, storica associazione sorta nel 1927, che raggruppa varie realtà vitivinicole delle Province di Firenze, Siena, Arezzo e Pistoia.
Gli oltre 2.500 produttori, che coltivano più di 10.500 ettari di vigneto per 550.000 ettolitri di Chianti, sono tutelati dal Consorzio che ha ottenuto l'incarico di vigilanza sul Chianti da parte del Ministero dell'Agricoltura con Decreto Ministeriale del 22 maggio 1978. Nei calici degli ospiti sono state versate le annate 2009 e 2010.
La carovana di enofili si è in seguito spostata a San Gimignano, la famosa città delle torri, dove è stata offerta in degustazione l'annata 2011 che ha riscosso notevole successo.
Lo scenario si è riaperto due giorni dopo a Firenze, sempre alla Stazione Leopolda, per una kermesse di tre giornate interamente dedicate alla Chianti Classico Collection per l'attesa anteprima delle annate 2009 e 2010. Da segnalare l'importante rientro nel Consorzio del Gallo Nero da parte dell'Azienda Antinori, che vi mancava dal 1975.
Dopo i copiosi fiocchi di neve caduti su quasi tutto il territorio toscano nelle scorse settimane e le gelide temperature registrate, splendide e tiepide giornate di sole hanno accolto i degustatori a Montepulciano per l'Anteprima del Vino Nobile, annate 2009 e Riserva 2008, oltre ai prototipi della vendemmia 2011. Le tortuose stradine della cittadina poliziana conducono al punto più elevato de panoramico del paese, la Fortezza, il cui sapiente restauro è stato da poco completato per ospitare la sede delle tante iniziative del Consorzio del Vino Nobile. L'ex-fortino militare è diventato il vero tempio del Vino Nobile, con 34 aziende che hanno potuto presentare i loro prodotti, compreso il Rosso, altro frutto pregiato del Sangiovese, qui chiamato Prugnolo Gentile. Importante sottolineare che nel 2011 sono state prodotte circa 7,5 milioni di bottiglie di Nobile e 2,4 milioni di Rosso, mentre è sempre forte la tendenza per il Nobile all'esportazione con il 61%. Inoltre anche l'ecosostenibilità è diventata un obiettivo importante da perseguire per le aziende poliziane.
I riflettori sono stati infine puntati su un altro gioiello toscano: Montalcino, per l' atteso "Benvenuto Brunello 2012". Quest’anno sono stati offerti in anteprima i vini di tre vendemmie cinque stelle: il Brunello di Montalcino 2007, la Riserva 2006 e il Rosso di Montalcino 2010. Come ogni anno sono stati assegnati i Premi Leccio d'Oro ad enoteche e ristoranti che promuovono la celeberrima bevanda di Montalcino: quest'anno ha vinto il Gaia Restaurant, uno dei migliori ristoranti italiani di Hong Kong, gestito dal napoletano Pino Piano. La sua enoteca comprende oltre seicento bottiglie, tra italiane e francesi. Gli altri vincitori sono l’Enoteca Biondivino di San Francisco (USA) di Ceri Smith, che dal 2006 è specializzata soprattutto in vini italiani, e l’Antica Trattoria Suban di Trieste, aperta dal 1865, che porta avanti la tradizione gastronomica triestina.