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- Categoria: Gastronomia
- Pubblicato Lunedì, 29 Maggio 2023 14:11
Vigne Cappato disegna il nuovo volto del Vermentino
Dieses junge Weingut auf Sardinien glaubt, dass Wein ein Ausdruck von Kreativität und Kontamination ist, und drückt seine Vision der Welt im Wein aus, indem es diese konsequent von der Wurzel bis ins Glas umsetzt.
Firenze, 25 maggio 2023.
Quella di Vigne Cappato non è una storia lunga secoli, ma può sempre diventarlo, visto che il milanese Giovanni Cappato, trapiantato in Gallura, sta definendo senza dubbio il nuovo volto del Vermentino, il vino di Sardegna.
Prima di dedicarsi agli studi in viticoltura ed enologia, il produttore ha avuto un passato da architetto, che spiega anche l’originalità di un approccio che nel calice presenta una struttura diversa dai vini di questa terra.
Classe 1973, Giovanni Cappato nasce a Monza, dove il nonno gestisce una grande corte agricola, e su questo ricordo si baserà l’esperienza di Vigne Cappato. Laureatosi al Politecnico di Milano, Giovanni apre uno studio e matura varie esperienze all’estero. La crisi dell’edilizia riaccende la passione per la terra: Giovanni chiude lo studio per trasferirsi sul lago di Como per studiare presso la facoltà di Agraria.
Nasce in questo modo la scommessa del vino, un prodotto che lo ha sempre affascinato, come anche la Sardegna, regione esplorata in lungo e in largo. È in Gallura che inizia a lavorare come professionista nel settore del vino, studiando i diversi terroir e le loro potenzialità. La Gallura delle colline alle pendici del Monte Limbara sembra la più adatta ad un buon investimento. Il lavoro inizia nel 2015 e la terra per la prima vigna è un pascolo, a Berchidda, di sette ettari e mezzo. Attualmente vi sono tre ettari e mezzo di filari intorno a blocchi di granito su cui crescono ulivi selvatici preservati per la biodiversità.
Questa è una delle zone più vocate della Docg Vermentino di Gallura, ad un’altitudine che va dai 320 ai 360 metri s.l.m. Le viti affondano le radici in suoli di origine granitica, molto drenanti. Essendo più in alto vi sono maggiori escursioni termiche tra giorno e notte rispetto a quote più basse e ciò dona una particolare freschezza ed eleganza al Vermentino coltivato qui.
Si cerca di ottenere una buona acidità ed una struttura che permetta al Vermentino di emergere dalla categoria di vino delle vacanze estive, per innalzarlo e condurlo su nuovi scenari.
Finalmente è uscito da pochi mesi sul mercato Nibe Vermentino Frizzante IGT Colli del Limbara.
Il suo nome vuol dire neve e si tratta di un vino fresco e leggero senza filtri, prodotto da una vendemmia precoce, con uve poco zuccherine e ricche di acidità naturale, e rifermentato in bottiglia. Le fecce nobili si depositano sul fondo, rendendo il vino più torbido. Il risultato è un Vermentino dall’aroma fresco, floreale, e frizzante.
Il panorama enologico sardo, più precisamente gallurese accoglie un prodotto davvero unico nel suo genere e mai visto prima sul mercato: infatti Nibe, il primo Vermentino rifermentato in bottiglia della Gallura, è nato dall’innovativo progetto di Vigne Cappato, giovanissima cantina di Berchidda (SS) che si prefigge l’obiettivo di coniugare il fascino e la storia di questa meravigliosa regione con uno stile moderno differente e riconoscibile, pensato per attrarre il consumatore internazionale.
Al momento della vendemmia di Ghjlà - il Vermentino di Gallura DOCG Superiore sempre prodotto da Vigne Cappato - una parte del mosto, proveniente da uve che hanno perfezionato la maturazione fenolica, dopo la macerazione sulle bucce, viene destinata alla rifermentazione di Nibe. Dopo aver inoculato lieviti selezionati reidratati, la massa viene imbottigliata e tappata immediatamente con tappo a corona. La rifermentazione viene quindi monitorata in bottiglia e si conclude in circa 15/20 giorni. Il vino riposa successivamente sui lieviti fino a che non viene stappato. Non si tratta dunque di un metodo ancestrale, ma piuttosto di un metodo classico senza sboccatura finale. Il controllo del vino base permette una maggiore finezza e pulizia, evitando fecce meno nobili in bottiglia.
L’accentuata componente fenolica dona personalità e raffinatezza a Nibe, rendendolo davvero unico, un Vermentino dall'aroma fresco e floreale, estremamente versatile e naturalmente frizzante. Rappresenta un’assoluta novità nel panorama vinicolo della regione. Nibe riesce ad esprimere pienamente i profumi varietali del Vermentino e tutta la personalità del terroir da cui proviene.
Il nome Nibe intende omaggiare la maestosità e la bellezza della neve, un evento atmosferico con cui l’azienda e in generale la regione nelle sue maggiori altitudini si devono confrontare.
Attraverso il suo Vermentino Giovanni Cappato mira a rendere la cultura del vino e del territorio della Gallura accessibile a tutti grazie ad un linguaggio moderno che riflette il pensiero cosmopolita del terzo millennio. Il tappo a corona giallo, l’etichetta bianca e la bottiglia trasparente di Nibe sono stati studiati per donare un’immagine più fresca e contemporanea di questa regione senza rinnegare il passato. Le lettere scomposte sul fondo dell’etichetta evocano i residui che riposano ma che sono sospesi, per dare vita ad un vino leggero e giovane, dal perlage in costante evoluzione.
Nibe deriva dalle uve di Ghjlà che in sardo significa gelo. Un Vermentino elegante e raffinato, che segue una rigorosa catena del freddo, dalla vendemmia all’affinamento, per preservare i profumi e l’acidità naturale delle uve. Dopo otto mesi, una volta in bottiglia, continua ad affinarsi per altri quattro. Un vino giovane, vivace e fresco, ma allo stesso tempo rigoroso e longevo, che richiede il giusto tempo prima di essere apprezzato al meglio.
Info: www.vignecappato.it