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L’olio extravergine di oliva filo conduttore di un piacevole itinerario in Umbria

Ab dem 29. Oktober 2022 findet die Veranstaltung „Offene Mühlen in Umbrien“ statt. Das native Olivenöl extra ist der Protagonist.

Nicoletta Curradi

Firenze, 26 ottobre 2022.
In Umbria la coltivazione dell’olivo vanta origini antichissime, dato che, dopo l'introduzione della pianta da parte dei Fenici attraverso la Magna Grecia, i primi a curarla furono gli Etruschi.

Poi ci furono i Romani che producevano olio di oliva in quantità proprio nelle valli del Tevere e del Nera. Ne facevano gli usi più disparati: per riti sacri, per illuminazione, per ungere e proteggere i soldati dal freddo invernale e naturalmente anche a scopo alimentare. Con le invasioni barbariche si ebbe una battuta d'arresto e l'abbandono della coltivazione degli olivi. Ma con il Medioevo e il Rinascimento si ricominciò ad apprezzare la qualità dell'olio umbro.

Quindi la grande tradizione olearia dell’Umbria è oggi a ragione una tra le migliori produzioni di olio extra vergine d’oliva (EVO) a livello nazionale per caratteristiche organolettiche: i numerosi riconoscimenti attribuiti a molte aziende umbre del settore ne sono infatti una chiara dimostrazione. L’olivicoltura è diventata così diffusa e importante da fare nascere il fenomeno dell’oleoturismo, l’insieme di attività di conoscenza dell’olio d’oliva con visite agli uliveti, degustazioni e commercializzazione dell’olio d’oliva, oltre a iniziative didattiche, sportive e ricreative. Da 25 anni la manifestazione "Frantoi Aperti in Umbria", che ha luogo tra ottobre e novembre, attrae innumerevoli visitatori, cercando sempre di crescere e di rinnovarsi. Anteprima della manifestazione è stato un convegno sul fenomeno dell’oleoturismo che si è tenuto negli spazi dell’antica Rocca di Casalina  a Deruta: 

“E viaggiar m’è dolce in questa Strada dell’Olio. Tendenze e buone pratiche per un oleoturismo consapevole”, organizzato dall’Associazione Strada dell’Olio EVO Dop Umbria in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Perugia e la Fondazione per l’Istruzione Agraria. Il turismo è ripreso dopo la pandemia spesso con ottimi risultati ed è importante riflettere su quanto i cambiamenti avvenuti nella società, negli stili di vita e nelle modalità di lavoro possano trasformarsi in altrettante opportunità da cogliere, soprattutto per il comparto del turismo gastronomico e rurale.

Altra novità è stata la passeggiata in bicicletta elettrica YouMobility (www.youmobility.it) lungo la “Fascia olivata Assisi – Spoleto”, lunga oltre quaranta chilometri, un patrimonio unico e irripetibile che tocca sei comuni della provincia di Perugia: Assisi, Spello, Foligno, Trevi, Campello sul Clitunno, Spoleto. L’inconfondibile presenza dell'olivo con nove mila ettari di terreno e quasi 1.500.000 piante è il risultato millenario di una cultura non spontanea. Ogni cambiamento nel territorio è dovuto all’intervento dell’uomo nel rispetto dell’equilibrio tra tradizione e innovazione. Gli olivi in Umbria nei secoli sono stati molto importanti sul piano culturale, artistico, architettonico, paesaggistico e idrogeologico.

Protagonisti di "Frantoi aperti" sono appunto i luoghi in cui le olive diventano olio, ma pure i borghi e le città d’arte tra cultura, gastronomia d’eccellenza, musica, passeggiate a piedi e in bicicletta. 

L’inizio del percorso lungo la fascia olivata è ad Assisi dal Bosco di San Francesco. La città non ha certo bisogno di presentazioni e se si conoscono già i luoghi francescani, si visiti la bella cattedrale romanica di San Rufino. Scendendo dalla terrazza che fu un tempo il foro romano, si giunge alla piazza del Comune e al bel Tempio di Minerva, percorrendo la via San Rufino, in cui si viene attratti dai profumi dello street food Ribelle, nato sulle orme di Francesco, il santo di Assisi che veniva appunto chiamato “il ribelle” cioè un rivoluzionario. Ribelle crea una proposta culinaria basata sull’olio EVO studiata dallo chef Lorenzo Cantoni, miglior Chef del'olio A.I.R.O. (Tel. 075 782 5600)

Proposte gastronomiche più eleganti create dallo stesso chef si ritrovano al lussuoso ristorante Frantoio.
(www.ristoranteilfrantoioassisi.it)

Per chi desidera rilassarsi con massaggi all’olio extravergine, partecipare alla raccolta a mano delle olive o fare yoga tra gli olivi secolari la Tenuta San Masseo è il luogo ideale. (www.sanmasseoassisi it)

Altra tappa del percorso a piedi o in bici conduce al Frantoio di Spello, alle falde del monte Subasio: l’azienda conta ben 500 soci e 130.000 olivi. Nel borgo non si perda una visita alla chiesa di S. Andrea con la Madonna in trono e il Bambino dipinta dal Pinturicchio.
Proseguendo verso Foligno si raggiunge il frantoio dell’Eremo in una posizione suggestiva,  incastonato in una cavità del Massiccio di Pale dove appena sopra sorge il suggestivo Eremo di Santa Maria Giacobbe, luogo mistico  meta di pellegrini e di asceti.

Dopo aver assaggiato l’eccellente olio EVO umbro, fil rouge del nostro itinerario, non si può lasciare la provincia di Perugia senza visitare il capoluogo. 
Uno storico palazzo  da sempre destinato all’ospitalità, il Priori Secret Garden, si trova a pochi passi da Corso Vannucci, dove si condensa il meglio della storia artistico-culturale della città: la Galleria Nazionale dell’Umbria con le opere del Perugino,  l’Accademia di Belle Arti, l’Oratorio di San Bernardino, nel raggio di duecento metri. 
(www.priorisecretgarden.it)

Da vedere anche la Rocca Paolina che fa rimanere a bocca aperta. La fece costruire nel 1540 papa Paolo III Farnese su disegno di Antonio da Sangallo il Giovane dopo la vittoria della guerra del sale contro i perugini. La Rocca in origine sorgeva su cinque livelli, ma nel 1848, venne in parte demolita in quanto simbolo del dominio pontificio. 

Il Pozzo Etrusco, autentico capolavoro di ingegneria idraulica risalente alla seconda metà del III secolo a.C., costituiva la maggiore fonte di approvvigionamento idrico nel periodo etrusco-romano. Scoperto negli anni ‘60 e restaurato, grazie alle luci e alla passerella in vetro e ferro, permette ai visitatori di osservare la maestria architettonica etrusca.

Perugia è nota in tutto il mondo per la fabbrica di cioccolato Perugina e per il festival Eurochocolate che si è concluso da poco. Prima si svolgeva per le vie della città, mentre l’ultima edizione è stata ospitata da UmbriaFiere. Per chi ama l’arte la Galleria Nazionale dell'Umbria accoglie le opere del Perugino e di altri artisti rinascimentali, mentre il MUSA Museo dell’Accademia di Belle Arti  e il Palazzo Bsldeschi ospitano fino all’8 gennaio 2023 la suggestiva mostra "Al tempo di Canova. Un itinerario umbro".

Infine, per ristorarsi è consigliata una sosta al Testone per gustare l'ottima torta al testo ed altre specialità.
(www.magnatestone.it)

 

 

 

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