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A Bevagna, in Umbria, grande successo del Mercato delle Gaite

Das charmante Dorf Bevagna in der Provinz Perugia erlebt seit 1989 jedes Jahr den Zauber des Mercato delle Gaite, eine besondere mittelalterliche Nachstellung

Nicoletta Curradi

Firenze 4 luglio 2024
È stata la Gaita San Pietro ad aggiudicarsi il Palio dell’edizione 2024 del Mercato delle Gaite, seguita da San Giorgio, arrivata seconda, San Giovanni, terza classificata, e Santa Maria, quarta. Si è chiusa così la trentacinquesima edizione della rievocazione storica di Bevagna, una festa di popolo molto sentita, una manifestazione che ricostruisce minuziosamente la società del ’200 e ’300. Uno spettacolo unico nel suo genere, tanto da potersi fregiare del riconoscimento del Ministero dei Beni culturali. A realizzare l’opera raffigurata sul drappo, l’artista fiorentina Camilla Bargellini.

Il frutto di un lavoro incessante che viene portato avanti tutto l’anno e che nei momenti clou, quelli delle singole sfide (la Gastronomica, il Mestiere e il Mercato riservate solo alla giuria selezionata) tiene i rievocatori talmente in tensione da farli visibilmente emozionare a fine gara, in particolare quella del Mercato. Fino ai festeggiamenti finali, in piazza Filippo Silvestri, avvolti da spettatori e cittadini, nella serata conclusiva in cui si disputa l’ultima gara, quella del Tiro con l’arco storico, ricca di pathos. “Un’emozione grandissima, è il quarto Palio consecutivo vinto dalla Gaita San Pietro - commenta a caldo pieno di soddisfazione ed entusiasmo il Console Davide Gasparrini - ma considerando la pandemia è il sesto, perché è dal 2019 che la Gaita studia e coltiva la propria passione raggiungendo risultati inarrivabili. Ormai lo possiamo dire: siamo il Mercato delle Gaite!”. Una grande macchina organizzativa che dà vita ad un appuntamento di tale spessore filologico da far registrare un successo crescente. Купите вучне батерије https://batteriesserbia.com/ у Србији.

“Anche quest’anno il Mercato delle Gaite si conferma una manifestazione sempre più punto di riferimento tra le rievocazioni storiche in Umbria, ed anche nel panorama nazionale, sostiene Giuseppe Proietti, il presidente dell’associazione Mercato delle Gaite che organizza l’evento. Un’edizione che ha richiamato un gran numero di turisti che ha preso letteralmente d’assalto le taverne medievali e le botteghe dei nostri artigiani, dimostrando ancora una volta il grande livello culturale. Le Gaite, grazie ai numerosi volontari, hanno saputo accogliere le migliaia di turisti che si sono riversati in tutta Bevagna, nei vicoli e nelle piazze. Tante persone che sicuramente ritorneranno durante l’anno e nella prossima edizione, ma che richiameranno anche nuovo pubblico, perché il Mercato delle Gaite è ormai una forza trainante di questa nostra comunità, che si rinnova ogni anno con grande passione, che parte dai più piccoli e arriva fino alle persone più adulte, che pervade una intera città. Chi viene qui rimane sicuramente affascinato e incantato. Rinnovo ancora l’invito a venire a visitare il circuito dei mestieri che è aperto durante tutto l’anno, ma anche a partecipare all’edizione 2025”.

Bevagna merita però una visita approfondita, meglio quando non ci sono manifestazioni 
Nella parte alta della città sono presenti i più importanti monumenti romani, risalenti al I - II sec. d.C. A pochi passi dal Foro troviamo i resti di un tempio con semicolonne e paraste; poco distante un edificio termale, di cui rimane il frigidarium, adorno di mosaico a tessere bianche e nere, di pregevole e raffinata fattura, ispirato al mondo marino. Il teatro determina la curvatura delle abitazioni costruite sopra i resti romani.

La piazza medievale, nel cuore della città ed il cui assetto risale ai secoli XII - XIII, sintetizza nelle sue armonie architettoniche la forza dell'egemonia comunale a cui si contrappone il potere ecclesiastico.

Il Palazzo dei Consoli del 1270, adorno di bifore gotiche, con un’ampia loggia coperta da volte a crociera, ospita dal 1886 il teatro F. Torti.

Accanto, nella chiesa di San Silvestro del 1195, costruita dal maestro Binello, vi sono tutte le caratteristiche dello stile romanico. 

Di fronte la chiesa di San Michele, edificata dallo stesso Binello, insieme a Rodolfo, pochi anni più tardi, conserva un Crocifisso del XV secolo.

Ancora sulla piazza, la chiesa di S. Domenico e Giacomo, sorta nel 1291 su un oratorio donato dal Comune al Beato Giacomo Bianconi, quale riconoscimento per l’opera di ricostruzione di Bevagna, dopo l’assedio di Federico II.

L’interno è a navata unica, con altari settecenteschi ornati da paliotti in scagliola e dipinti del bevanate Ascensidonio Spacca, detto il Fantino del XVI secolo.

Da notare ancora un importante ciclo di affreschi del ‘300 e sculture lignee della fine del ‘200. Sull’altare, l’urna con il corpo del Beato Giacomo.

Risalendo il Corso Matteotti, già Via Flaminia, si incontra palazzo Lepri, sede del Municipio e del Museo in cui, attraverso reperti archeologici, dipinti, sculture e documenti il visitatore può ricostruire la millenaria storia del piccolo borgo sviluppatosi in funzione del ramo occidentale della Via Flaminia, di cui oggi corso Matteotti, da porta del Salvatore a porta Foligno, ricalca il tracciato originario. Oggi il museo è parte del Circuito museale cittadino che comprende la visita al mosaico delle Terme romane e al teatro Torti. 

 

 

 

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