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- Categoria: Dall'Italia
- Pubblicato Mercoledì, 16 Marzo 2022 10:12
Don Renzo Rossi. Per il prete degli ultimi una mostra fotografica a Firenze
Für den Priester der Letzten eine Fotoausstellung und ein von Andrea Fagioli signiertes Buch. Organisiert von der La Pira Foundation und Arcton - Association of Christian Archives in Twentieth Century Tuscany.
Firenze, 15 marzo 2022.
Il racconto fotografico di una vita sulle strade degli ultimi, dalle periferie fiorentine alle favelas brasiliane: è la mostra Don Renzo Rossi. Prete di Firenze, cittadino del mondo - viaggio fotografico di una vita sulle strade degli ultimi, dalle periferie fiorentine alle favelas brasiliane - ospitata dal 19 marzo al 3 aprile nel Chiostro grande della Basilica della SS. Annunziata a Firenze (Piazza SS. Annunziata).
Organizzata dalla Fondazione La Pira e da Arcton - Associazione Archivi di cristiani nella Toscana del Novecento, col sostegno di Fondazione CR Firenze, Progetto Agata Smeralda ODV, Opera Fraternità Bahiana Onlus, Comunità Giovanile San Michele col patrocinio del Comune e il sostegno dell’Arcidiocesi di Firenze, l‘esposizione è curata da Andrea Fagioli, Carlotta Gentile e Piero Meucci, e sarà visitabile a ingresso libero dal lunedì al venerdì con orario 12-18, il sabato e la domenica 10-18.
La vita di Renzo Rossi (1925-2013), sacerdote fiorentino da sempre accanto agli ultimi operai, prigionieri politici, poveri del mondo è densa di episodi significativi. I dodici grandi pannelli, che espongono circa 130 foto scattate personalmente da don Rossi o da lui conservate nell’archivio depositato presso Arcton, raccontano una storia che prende le mosse dagli anni della vocazione e del seminario, per poi portarci nell’Italia degli anni Cinquanta, quando Rossi svolse attività pastorale nelle parrocchie periferiche della diocesi fiorentina e iniziò ad assistere i lavoratori del Gas di Rifredi e quelli delle Ferrovie di Porta a Prato. Le immagini lo seguono poi nei suoi soggiorni in India, Mozambico e Brasile, dove avviò nel 1965 la missione della Chiesa fiorentina a Salvador de Bahia. A conclusione del percorso, una bacheca racchiude foto e documenti relativi al rapporto fra Rossi e Giorgio La Pira, oltre ad alcuni oggetti significativi dell’attività del prete fiorentino. Un monitor mostrerà alcuni video realizzati da registi e giornalisti.
L’esperienza di don Rossi è raccontata anche nella biografia firmata dal giornalista Andrea Fagioli e pubblicata dall’editrice fiorentina Sarnus/Polistampa in occasione della mostra. Il libro, intitolato Renzo Rossi, prete (ed. Sarnus, pp. 144, euro 15), è una narrazione appassionante e particolareggiata che prende spunto dalla grande quantità di lettere, diari, documenti e fotografie lasciate dal sacerdote degli ultimi. Questo piccolo prete, scrive il cardinale Giuseppe Betori nella prefazione al volume, rappresentava per me una sintesi del meglio del clero fiorentino sbocciato dall’eredità del ministero episcopale del venerabile Elia Dalla Costa: tanta fede, intelligenza vivace, apertura verso tutti, servizio generoso, coraggio apostolico.
“Abbiamo promosso l’iniziativa insieme ad Arcton, afferma Mario Primicerio, presidente della Fondazione La Pira, “convinti dell’importanza della personalità e dell’opera di don Rossi, che è stato amico di Giorgio La Pira e lo ha seguito negli anni della sua opera come sindaco di Firenze e nel suo impegno a favore dei più deboli. La mostra ripercorre gli anni più fecondi della comunità cristiana fiorentina, mettendo in luce il grande respiro internazionale dell’identità della città della quale don Rossi fu uno dei più importanti interpreti.
Siamo convinti, ha dichiarato Piero Meucci, presidente di Arcton, “che il nostro compito non sia solo conservare e studiare i documenti, ma anche fare in modo che questi diventino l’occasione per ripensare il modello e il messaggio che i grandi uomini di fede del passato ci hanno trasmesso. Dedichiamo la mostra al cardinale Silvano Piovanelli, promotore e primo presidente della nostra associazione a partire dalla sua fondazione nel 2012.
“Se il nostro progetto ha preso vita, ormai trent’anni fa, ha aggiunto Mauro Barsi, presidente di Agata Smeralda, lo si deve anche alla presenza e all'impegno dei non pochi sacerdoti e suore inviati dalla Chiesa fiorentina nei “bairros” di Salvador. Primo fra tutti loro fu proprio don Renzo, che ha condotto un’esistenza di condivisione con i poveri, in un’incessante azione di evangelizzazione e promozione umana, offrendo innanzitutto la sua testimonianza personale, sempre al servizio della vita e della speranza.
Così Anna Migliori, nipote di don Renzo: La mostra rende omaggio a mio zio anche in occasione dell’anniversario della morte avvenuta il 25 marzo 2013. In quel giorno lo ricorderemo in una messa che verrà celebrata a San Michelino Visdomini alle ore 18.00. La famiglia è particolarmente lieta di vedere che l’ingentissimo patrimonio archivistico lasciato da don Renzo può dar vita a iniziative che non sono solo uno stimolo alla memoria, ma contengono un forte messaggio di fiducia e di impegno per il futuro.
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Don Renzo Rossi. Prete di Firenze, cittadino del mondo
Viaggio fotografico di una vita sulle strade degli ultimi, dalle periferie fiorentine alle favelas brasiliane.
Chiostro grande della Basilica della SS. Annunziata
Firenze