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- Categoria: Cultura
- Pubblicato Sabato, 15 Ottobre 2016 20:20
Al Guggenheim di Bilbao le suggestioni di Francis Bacon
In mostra nel prestigioso museo basco le opere dell'artista anglo-irlandese affiancate a quelle dei maestri "mediterranei“ che lo hanno influenzato
Firenze, 4 ottobre 2016.
Il Guggenheim Museum Bilbao, famosissimo al mondo, è un museo di arte contemporanea contenuto in un originale edificio progettato nella città basca dall'architetto canadese Frank O. Gehry. Il museo, inaugurato nel 1997 nell'ambito del progetto di rivalutazione urbanistica della città, fin dalla sua apertura, malgrado tante critiche e perplessità, si è trasformato in un'importantissima attrazione turistica, attirando visitatori da tutto il mondo. Esso occupa 24.000 mq, di cui circa dieci mila adibiti a spazi espositivi e risulta composto da una serie di volumi interconnessi in modo spettacolare. L'impatto con l'ambiente circostante risulta certamente forte, ma al tempo stesso non crea disturbo, anzi, l'imponente struttura si inserisce nel contesto con grazia ed eleganza anche per via del materiale di cui è rivestita: 33.000 lamine di titanio australiano, destinate a durare cento anni, rivestono questa straordinaria opera.
Grandi mostre si susseguono al suo interno e fino all'8 gennaio 2017 è visitabile la grande mostra “Francis Bacon: Da Picasso a Velázquez”, dedicata al celebre e controverso artista contemporaneo, scomparso nel 1992, in relazione ai classici della cultura francese e spagnola che tanta parte hanno avuto nella sua ispirazione. Circa ottanta opere tra cui alcuni dei più importanti dipinti dell'artista britannico nato in Irlanda, affiancati alle opere dei maestri mediterranei che hanno giocato un forte ruolo nella sua carriera.
La trasgressione è un elemento comune alla vita e all'arte di Bacon e le sue opere abbattono molte barriere profondamente radicate nell'essere umano che, nel momento in cui le osserva, è come se si trovasse davanti ad uno specchio in cui può constatare la crudezza di una realtà che Bacon dipinge in tutta la sua violenza.
Paesaggi, corride, nudi e ritratti sono protagonisti di un'esposizione che intende presentare un Bacon sotto una nuova lente, evidenziando l'influenza esercitata sulla sua arte.
Martin Harrison, curatore della mostra i e il più grande esperto di Bacon, di recente ha spiegato la predilezione di Bacon per il trittico, dicendo che " Francis Bacon amava così tanto i trittici, forse perché era letteralmente affascinato dal mondo del cinema. E diceva che gli piaceva guardare i dipinti come fossero delle sequenze visive. È vero che Bacon era ben consapevole di come il trittico rappresentasse anche una forma-archetipo molto particolare, tanto che il suo primo trittico potrebbe essere visto come un gesto anti-religioso".
Quando arrivò nel Principato di Monaco nel 1946 Bacon poteva diventare un vagabondo oppure un talento dell’arte: ma proprio lì iniziò a pensare seriamente a come avrebbe potuto esprimere qualcosa. E la mostra di Bilbao, organizzata in collaborazione con il Grimaldi Forum di Monaco, ne è una fulgida testimonianza.
Info: www.guggenheim-bilbao.es