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- Categoria: Cultura italiana a Monaco
- Pubblicato Giovedì, 25 Ottobre 2012 22:13
Händel incontra Caravaggio
Teatro e musica al "Gala Italia" il 7 novembre al Prinzregententheater
Am 7. November hat die neapolitanische "Nuova Orchestra Scarlatti" am Prinzregententheater in München eine ganz besondere Premiere. Auf der Bühne wird nicht nur Musik aufgeführt, es werden auch Werke des großen italienischen Malers Michelangelo Merisi da Caravaggio und seiner Schüler von der neapolitanischen Theatergruppe "Teatri 35" als "lebende Gemälde" dargestellt – erstmals außerhalb Italiens. Die Veranstaltung heißt “Gala Italia. Tableaux vivants: Caravaggio e i Caravaggeschi”. Organisiert wird der Abend von der Italienischen Handelskammer München-Stuttgart und von "All About Italy" in Zusammenarbeit mit Forum Italia unter der Schirmherrschaft des Italienischen Generalkonsulats München. Die künstlerische Leitung des Abends wurde der Dirigentin Annunziata De Paola übertragen.
Pasquale Episcopo
Monaco, 28 ottobre 2012
Rocambolesca. E’ questo l’aggettivo che meglio si presta a descrivere, in una parola, la vita di Michelangelo Merisi, passato alla storia col nome di Caravaggio. Una vita inquieta e tumultuosa, vissuta in costante conflitto tra la ricerca del sacro e la tentazione del profano. Una vita caratterizzata probabilmente da una grande instabilità interiore, per questo difficile da decifrare e ancora oggi avvolta nel mistero.
Michelangelo Merisi nasce nella Lombardia del Cinquecento - siamo nel 1571 - da una famiglia proveniente da Caravaggio in provincia di Bergamo. Ma egli non nasce a Caravaggio bensì a Milano e già qui cominciano le stranezze, che riguardano una cosa non di poco conto, il nome. Di gran parte della sua infanzia e giovinezza non si conosce molto e nessuna sua opera è con certezza riconducibile a questo periodo della sua vita. Poi, poco più che ventenne, un evento drammatico lo costringe a lasciare Milano alla volta di Roma. Qui comincia a frequentare i potenti della città, aristocratici, nobili, cardinali. Persone che ne capiscono il talento e che gli commissionano i lavori.
A Roma Caravaggio diventa famoso grazie all’amicizia con il Cardinal Del Monte che riesce a procurargli molti lavori riguardanti temi e soggetti sacri. L’attività del pittore è intensa e produttiva: dipinge capolavori come la Crocifissione di San Pietro, la Conversione di San Paolo e San Matteo e l’Angelo. La sua pittura affascina e nel contempo crea turbamento e biasimo giacché ciò che egli dipinge è così vivido e reale da apparire troppo umano per essere oggetto di devozione. La sua arte è così diversa, nuova e potente che riesce a far scuola quando egli è ancora in vita, e così sarà anche subito dopo la sua morte, attirando una schiera di artisti italiani e d’oltralpe che ne seguono l’insegnamento. Questi seguaci, epigoni di Caravaggio, verranno chiamati col nome di Caravaggeschi. Ma accanto all’arte, il giovane Caravaggio non disdegna la frequentazione di bettole, osterie e luoghi poco raccomandabili, dove spesso viene a trovarsi in mezzo a violente risse. Nel 1606 commette un omicidio e viene condannato a morte. Fugge da Roma e si reca a Napoli.
Anche nella città partenopea la sua fama è grande e presto gli vengono commissionate opere importanti. In un solo anno dipinge la Madonna della Misericordia, la Flagellazione di Cristo, la Madonna del Rosario, il Martirio di S. Andrea. Nel 1607 è in Sicilia e poi a Malta. Torna a Napoli nel 1609 per un breve periodo durante il quale dipinge il Martirio di S. Orsola, suo ultimo lavoro prima della morte. Anche a Napoli il maestro fa scuola e ispira la creatività negli artisti che vi operano. Tra questi Battistiello Caracciolo, Jusepe de Ribera, Massimo Stanzione, Bernardo Cavallino, Mattia Preti, Andrea Vaccaro.
Dopo il periodo dei Caravaggeschi, il grande maestro verrà praticamente dimenticato. Soltanto negli ultimi decenni del secolo scorso egli torna ad essere oggetto di grande interesse ricevendo consensi come mai era accaduto prima tanto da eguagliare, e secondo alcuni persino superare, il primato detenuto da Michelangelo Buonarroti. Se oggi Caravaggio è più amato di Michelangelo - e qui intuiamo perché egli sia passato alla storia non con il nome proprio (come Giotto, Raffaello, Tiziano, Leonardo e lo stesso Michelangelo, di cui sarebbe stato solo un “secondo”) - è perché alla sua pittura è stata riconosciuta una forza innovatrice. La rivoluzione di Caravaggio è stata quella di rappresentare la realtà per quella che è, di fotografare l’istante e di coglierne l’essenza vitale grazie anche all’uso di forti contrasti tra ombra e luce. Una luce che apre ampi squarci non solo su scene ispirate al divino, ma anche su mondi di sofferenza, malattia, squallore e degrado, ai cui soggetti restituisce la dignità del vero. Solo per fare degli esempi, si pensi alle nature morte con la frutta bacata, al ragazzo morso dal ramarro, alla Maddalena penitente, al Bacco malato, ai bari, alla caduta dal cavallo della Conversione di Paolo, alla crocifissione di San Pietro, al seppellimento di Santa Lucia, dipinto quest’ultimo, di straordinaria bellezza e modernità.
Alcune delle opere di Caravaggio e dei Caravaggeschi ritorneranno in vita sul palcoscenico del Prinzregententheater di Monaco durante un concerto che si terrà il 7 novembre prossimo. A dare corpo e anima ai personaggi delle opere saranno gli attori del gruppo teatrale napoletano Teatri 35 che le rappresenteranno sulle note di alcuni dei più famosi pezzi di musica barocca europea eseguiti dalla Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli. Il lavoro che verrà proposto, realizzato con la tecnica dei “tableaux vivants” (quadri viventi), si concentrerà su alcuni dei dipinti del maestro e dei suoi seguaci, costruendo un percorso tra le opere che nella prima metà del ’600 hanno fatto grande l’arte a Napoli.
Ad accompagnare la suggestione della scena e delle immagini vi sarà la musica barocca di Händel, Pergolesi, Albinoni, Corelli, Purcell, Durante, ma anche uno straordinario pezzo di Mario Pilati. Le note produrranno incarnazione e faranno da sfondo e commento alle immagini (si pensi al Cristo morto tra le braccia della madre durante l’esecuzione di Stabat Mater Dolorosa di Pergolesi) creando armonia e sinergia al tempo stesso. L’arte dunque andrà in scena con le sue forme più espressive e c’è da aspettarsi che lo spettatore verrà preso per la mano e accompagnato attraverso una esperienza nuova e ricca di emozione.
Gala Italia - Caravaggio e i Caravaggeschi.
Organizzazione: Camera di Commercio Italo-Tedesca e All About Italy.
Direzione artistica del Maestro Annunziata De Paola di Forum Italia.
Evento realizzato con il patrocinio del Consolato Generale d'Italia a Monaco di Baviera
Prenotazioni & Biglietti: Valentina Bensi, 0162-6350288, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Programma
F. Durante - Concerto per archi n. 4 in mi min.
Adagio, Ricercar del IV tono, Largo, Presto
M. Pilati - Inquiétude per clarinetto e piccola orchestra (trascr.: A. De Simone)
Giovanni Battista Pergolesi - Stabat Mater dolorosa
Arcangelo Corelli - Grave e Vivace dal Concerto Grosso op. 6 n. 3
Pietro Antonio Locatelli - Largo dal Concerto Grosso op. 1 n. 11 in do min.
Arcangelo Corelli - Vivace, Andante e Vivace dal Concerto Grosso op. 6 n. 7
Henry Purcell - Pavana in sol min. per archi
Tommaso Albinoni - Adagio dal Concerto per oboe op. 9 n. 2
Georg Friedrich Händel - Largo e piano dal Concerto Grosso op. 6 n. 7
Georg Friedrich Händel - Lascia ch’io pianga dal Rinaldo
NUOVA ORCHESTRA SCARLATTI di Napoli
soprani Cristina Grifone, Maria Anelli
primo violino concertante Paolo Chiavacci
clarinetto Gaetano Russo
oboe Domenico Rinaldi
TABLEAUX RAPPRESENTATI
Caravaggio - Crocefissione di Sant’Andrea (1600) - Chiesa di Santa Maria del Popolo - Roma Massimo Stanzione - Pietà (1621-25) - Collezione Clerici Mattia Preti - Il Convito di Assalonne - Museo di Capodimonte - Napoli
Artemisia Gentileschi - Giouditta e Oloferne (1612-13) - Museo di Capodimonte - Napoli Caravaggio - San Matteo e l'Angelo (1602) - Chiesa di San Luigi dei Francesi - Roma
Guido Reni - Morte di Cleopatra (1595-98) - Pinacoteca Capitolina - Roma
Caravaggio - Madonna dei Pellegrini (1604) - Chiesa di S. Agostino - Roma
Bartolomeo Manfredi - Castigo di Cupido (1605-10) - Art Institute - Chicago
Caravaggio - Salomé con la testa del Battista (1609) - Palazzo Reale - Madrid
Bernardo Cavallino - Santa Cecilia in Estasi (1645) - Museo di Capodimonte - Napoli
Pieter Paul Rubens - Sansone e Dalila (1609) - National Gallery - Londra
Jusepe de Ribera (attribuzione) - San Giacomo (1632-35) - Collezione Tesorone
Andrea Vaccaro - Compianto sul Cristo Morto (intorno al 1640) - Museo Diocesano - Napoli
Valentin de Boulogne - Allegoria d'Italia (1628-29) - Collezioni Barberini - Villa Lante - Roma
TEATRI 35
in scena Gaetano Coccia, Francesco O. De Santis, Antonella Parrella
disegno luci Davide Scognamiglio