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Categoria: Turismo
Pubblicato Lunedì, 07 Novembre 2011 09:23

L'M10 di Berlino

Impressioni di viaggio sul tram della linea Nordbahnof - Warschauer Strasse

Berlin, europäische Metropole, erlebt und beschrieben von einem überraschten italienischen Fahrgast -von seinem Sitzplatz in der Straßenbahnlinie M10 aus.

Sasha Deiana

Berlino, 5 novembre 2011.
Ad allietare le mie mattinate nei giorni feriali, in una città inesorabilmente grigia come Berlino, è sicuramente il viaggio in tram che da Paul-Heyes Strasse mi porta al capolinea della S-Bahn (la rete ferroviaria "cittadina", ndr). Il tram che ricopre questo tragitto è l’M10 che da Nordbahnof percorre buona parte della vecchia Berlino Est per raggiungere la famosa Warschauer Strasse, nota per i resti del Muro rimasti intatti e splendidamente decorati da giovani e creativi artisti di strada.
L’M10 è un tram elettrico di nuova generazione, su cui più di qualcuno ha già speso qualche riga: forse per la sua puntualità o per le fermate “strategiche” che tocca, o semplicemente perché

il tragitto a bordo del convoglio è talmente confortevole che sarebbe bello non doverlo interrompere per andare al lavoro, all’università o a scuola.{jcomments on}

Spacca il minuto! Diversi possono essere i tentativi di arrivare tardi in ufficio, ma l’M10 è sempre in grado di recuperare i sei o sette minuti che ci si è concessi quella mattina per umana pigrizia o sonno.

La temperatura a bordo è ideale, né troppo caldo, né troppo freddo, il che concilia un sano relax post doccia in vista di una tediosa ed interminabile giornata lavorativa.

Diversamente da molti mezzi pubblici, non è maleodorante, anzi, è evidente la cura che gli è dedicata da parte degli addetti al servizio del trasporto pubblico. Quello che però aiuta ad iniziare al meglio la giornata è la sacrosanta possibilità di trovare un posto in cui sedersi. Un mezzo pubblico calcolato, in quanto a dimensioni, più o meno per l’esatto numero di pendolari che giornalmente se ne servono per recarsi al lavoro, non è cosa da poco!

Non solo, per qualche strana ragione a me poco chiara, i fieri anziani berlinesi a bordo dell’M10 spesso rifiutano con decisione (e una punta di disprezzo) l’offerta di approfittare del posto a sedere altrui. Poco male! Non c’è niente di meglio che potersi godere un viaggio in tram in compagnia dei propri pensieri e del proprio iPod senza avere la preoccupazione di cedere il posto, diventato ormai un comodo giaciglio dopo due o tre fermate.

È piacevole poter essere cullati dal dolce dondolìo del vagone e concedere alla propria mente di fluttuare beatamente per gli ultimi e preziosi minuti prima di giungere a destinazione, senza doversi concentrare necessariamente su qualcosa di costruttivo o coerente.

L’ispirazione non manca, visto lo scenario: dai grandi finestroni è possibile, infatti, osservare la città nel momento più caotico della giornata. Si percorrono lentamente alcune delle più grosse arterie della capitale tedesca, tra cui Danziger Strasse, Petersburger Strasse e Warschauer Strasse. La grigia e maestosa architettura in stile “sovietico” nasconde il flebile sole del mattino. Non è difficile immaginare come potesse presentarsi quest’area prima del crollo del Muro, soffocata dal colore plumbeo degli edifici ora timidamente ravvivati da discutibili graffiti che marcano la territorialità del luogo, e da qualche manifesto che illustra le date degli eventi nelle gallerie di Mitte e Kreuzberg.

Il capitalismo non sembra aver portato molto lungo queste strade, se non qualche modesta tavola calda gestita da turchi, alcuni supermercati di cibo biologico, e automobili prodotte in diverse zone della Germania e del mondo. Non è un’area accogliente, né romantica, non vorrei dover scendere e camminare ma, tutto sommato, vista dal tram ha il suo fascino.

Frankfurter Tor è la quart’ultima fermata: da qui è possibile, servendosi dell’U-Bahn (la metropolitana, ndr), raggiungere Alexander Platz, la nota piazza berlinese che delude più di qualche turista.

Oramai in dirittura d’arrivo una voce registrata annuncia che il tram sta giungendo al capolinea e suggerisce la direzione dell’uscita.  

Il tragitto dell’M10 termina lì per ripartire, puntuale, dieci minuti dopo e, forse, allietare qualche altro pendolare assonnato, prima di una lunga giornata di lavoro.

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