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Categoria: Turismo
Pubblicato Venerdì, 02 Ottobre 2020 14:01

Calabria, terra antica, gusto moderno

Nicoletta Curradi 

Firenze, 1 ottobre 2020.
La Calabria è stata ancora una volta protagonista nel 2020 di un Undiscovered Italy Tour, format ideato da Daniela Corti per promuovere la Calabria con il patrocinio dell’Enit e in collaborazione col Tour Operator canadese Susan Barone di Luxury Weddings Worldwide e InStyle Vacations. 
La Calabria ha conosciuto negli ultimi mesi un grande successo sul piano turistico, fatto che fa ben sperare per il futuro in un momento critico come quello che stiamo vivendo. Partendo dal capoluogo di regione, Reggio Calabria, ha una lunga e nobile storia, visibile nei tratti di mura di età greca e nelle terme romane, con frammenti di mosaico, scampati a ben due terremoti. Fondata dai greci della Calcide su indicazione dell'oracolo di Delfi e divenuta municipio romano nel 89 a.C., contesa nei secoli da Mori e Bizantini, Svevi e Borboni, oggi Reggio esprime pienamente la vocazione turistica di una terra che mantiene intatto il fascino delle origini magnogreche.

Ricca di monumenti come le numerose chiese che conservano opere senza tempo come quelle di Antonello da Messina, la fortezza aragonese, la pinacoteca civica e il Museo dedicato al bergamotto, agrume tipico del territorio, Reggio è davvero un luogo affascinante da visitare. Insieme allo scenografico lungomare e alle ville liberty, questi luoghi della cultura rappresentano la ragione dell'attrazione esercitata sui tanti turisti che la visitano soprattutto in estate, quando il mare e le spiagge si popolano di villeggianti.

Il Museo Nazionale da sempre rappresenta uno dei musei archeologici più prestigiosi d'Italia, con importanti testimonianze delle colonie della Magna Grecia fiorite in Calabria. Una sala intera è stata dedicata esclusivamente ai Bronzi di Riace, le sculture bronzee raffiguranti due guerrieri rinvenute nei fondali del Mar Jonio, davanti a Riace Marina. 
Le due statue rappresentano due uomini completamente nudi ed armati di scudo, lancia ed elmo e la possente muscolatura e i particolari anatomici sono riprodotti con cura, evidenziando le vene di mani e piedi, i riccioli dei capelli, gli occhi e i denti in lamina di argento. 

Non si può lasciare la città senza aver gustato la sua cucina tipica e per farlo quale posto migliore di L'A Gourmet Accademia dello chef Filippo Cogliandro?
Gustare i suoi piatti è emozione, esaltando gli ingredienti utilizzati. Filippo Cogliandro crea percorsi gastronomici ispirati alla tradizione e alle materie prime del suo territorio, suscitando suggestioni che durano nel tempo. La stagionalità dei prodotti, la selezione, la qualità, la reinterpretazione della cucina del territorio, sono la base della sua filosofia. L’Accademia nasce nel 1995 per onorare Jim Jansen, pittore di corte di re Baldovino del Belgio, trasferitosi a Lazzaro, paese di origine di Filippo Cogliandro, a 20 km da Reggio Calabria. Colpito dai colori forti dei paesaggi di Lazzaro che sembrano rievocare le tecniche fiamminghe, Jim decide di farsi costruire una villetta semplice ma raffinata. Qui è nata la prima L’Accademia, che dal 2004 si è trasferita nell’antico Palazzo della Castelluccio. Il nome L’Accademia per il ristorante è stato scelto ispirandosi all'Accademia di pittura fondata con scarso successo da Jansen a Lazzaro. Filippo si cimentò nella pittura, ma si accorse ben presto di aver più talento in cucina. 
Da qui l’idea del ristorante che dal 2015 si è spostato al primo piano del 
Palazzo Mottareale, situato sul corso principale di Reggio Calabria, in pieno centro storico. 
Nei piatti in menù sono inseriti cibi del territorio come la nduja, il caciocavallo, il bergamotto, prodotti dai sapori intensi, che hanno vari utilizzi in cucina, rivisitati in chiave moderna. (www laccademia.it

Un prodotto tipico calabrese, nella provincia di Vibo Valentia, è il Pecorino del Monte Poro, che ha da poco tempo ottenuto la denominazione di origine protetta dalla Commissione Europea. È un formaggio di latte di pecora ottenuto da latte crudo e intero. I suoi aromi di fiori selvatici, macchia mediterranea e fieno provengono dai pascoli del Monte Poro particolarmente ricchi di essenze aromatiche e fragranti. Sono arbusti ed essenze vegetali che conferiscono al prodotto le caratteristiche che lo distinguono dagli altri formaggi a base di latte di pecora. L'azienda Caridà produce il pecorino del Poro, rafforzando la territorialità del pecorino di Zaccanopoli, il suo piccolo paesino collinare, il cui nome di origine greca significa “città dei recinti”. (www.agriturismocarida.it)

I gustosi formaggi di Borgo dei Vinci sono il frutto di uno studio attento della tradizione calabrese dell’antica arte di lavorare il latte, dote tramandata nei secoli dalla colonizzazione greca, una cultura autentica dell’uomo perfettamente integrato nella sua natura. I prodotti ricordano nei nomi gli eroi greci, come Odisseo, Eracle e Prometeo. (www.borgodeivinci.com)

I funghi Serfunghi di Serra San Bruno, vicino alla famosa Certosa millenaria, hanno un sapore tradizionale e genuino e vengono raccolti manualmente da persone esperte, nel massimo rispetto dell'ambiente e sono poi selezionati e lavorati con cura, seguendo le più antiche ricette calabresi, senza l’aggiunta di conservanti (www.serfunghicalabria.it)

Se la Calabria è balzata nella Top five delle regioni più visitate la scorsa estate, un motivo ci sarà... 

 

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