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Categoria: Online
Pubblicato Sabato, 18 Dicembre 2010 12:28

Fly to…

Google Earth: se ancora non lo avete, scaricatelo anche voi al più presto. Con il freeware della Google potete sorvolare tutto il globo godendovi immagini satellitari tridimensionali ad alta risoluzione. L’ultimo attentato alla pace familiare?


Gianni Minelli

La voce si è sparsa velocemente nel mondo dei surfisti e dei computerfreak. E moltissimi hanno ormai già provato l’ebbrezza di volare attraverso l’elaborazione tridimensionale di foto satellitari di tutto il globo terracqueo. Google mette a disposizione il programma che contiene la maschera e i comandi di questa sorprendente freeware. I dati di considerevole volume delle foto satellitari sono contenuti nei server di diverse organizzazioni sparsi in ogni parte del globo e vengono regolarmente aggiornati. Il disco rigido del nostro PC casalingo sarebbe probabilmente insufficiente per contenere tutte le immagini che possiamo vedere formarsi sotto i nostri occhi mentre zoomiamo sulla meta del nostro volo: Google Earth richiede automaticamente on line i dati di cui ha bisogno durante l’applicazione (in gergo: internet based application).

Una volta scaricato il programma (11 MB) e conclusa la semplice routine d’installazione ci viene chiesto, se non lo siamo già, di andare on line. Vediamo allora apparire sul nostro monitor l’immagine del globo terrestre su cui possiamo cliccare e trascinare il mouse per far scorrere le immagini. Utilizzando la ruota del mouse, o il comando corrispondente,possiamo avvicinarci, cioè zoomare l’immagine del luogo che vogliamo osservare. Particolarmente interessante è la possibilità di poter cambiare l’angolo di incidenza dell’osservazione da 90 fino a 0 gradi. Ciò consente la visione come da un aereo che vola ad un’altezza a piacere sopra città, valli e montagne innevate. Un classico è volare nel Grand Canyon o su Manhattan. Per questa particolarità i dati grafici del programma vengono usati come base per le mappe di alcuni sistemi di navigazione. Sorvolando le regioni che vogliamo osservare, impariamo presto a riconoscere le aree disponibili con maggiore risoluzione, sulle quali possiamo avvicinarci fino a riconoscere piccole imbarcazioni sul mare o auto sulle strade. Siamo curiosi di vedere luoghi che già conosciamo o dove abbiamo passato le nostre vacanze. O dove vorremmo andare. Quando si osservano le immagini degli Stati Uniti scopriamo di poter usufruire di altre features come la tridimensionalità degli edifici di grandi città o siamo sorpresi di trovare vere e proprie guide turistiche sorprendentemente dettagliate. Infatti possiamo scegliere l’opzione che consente di indicare i cinema o gli alberghi, i ristoranti o i negozi che noleggiano videocassette e dvd e molte altre rubriche. Cliccando su tali indicazioni il programma apre una nuova finestra nella quale il motore di ricerca ci mostra il sito web di quel particolare esercizio. Qui troviamo il numero di telefono magari per prenotare un tavolo in quel ristorante o per comprare i biglietti per un certo spettacolo. Ancora solo per l’America, ma abbiamo la possibilità di farci già un’idea di quello che potrebbe significare una guida stradale o turistica di veramente “globale” utilità. Se insomma cerchiamo un motivo in più per stare seduti davanti al pc, ma non siamo ancora convinti di richiedere un sistema per surfare ad alta velocità come il dsl, e il possibile scarico gratuito ed illegale di musica o film non ci convince, pensiamo allora a Google Earth, il legalissimo freeware regalato dal motore di ricerca più gettonato del momento. È vero che Google Earth richiede automaticamente on line i dati di cui ha bisogno durante l’applicazione. Tuttavia entro certi limiti è possibile divertirsi con Google Earth anche off line. Se in condizione off line si ritorna su luoghi già visitati quasi tutto funziona come on line, perché una parte dei dati scaricati da internet viene immagazzinata in un’apposita cartella del nostro PC. Questo permette di poter godere dei piaceri di Google Earth anche se non si ha momentaneamente l’accesso a internet (per esempio perché la moglie sta impegnando la linea per una lunga telefonata).
«Ma perdinci, quando vieni a dormire?»
«Aspetta, sono ancora a Taranto…»

 

(2006-2 pag 30)

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