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Categoria: Musica
Pubblicato Martedì, 10 Febbraio 2015 19:40

Armonia italiana

La pianista Serena Chillemi presenta al Gasteig di Monaco un programma tutto italiano

Titti Galasso

Monaco, 10 febbraio 2015.
Serena Chillemi, pianista siciliana, presenterà il 19 marzo, nella rinomata sala Carl-Orff del Gasteig di Monaco di Baviera, il concerto ARMONIA ITALIANA. Un viaggio attraverso i capolavori della musica classica strumentale italiana interpretata in diverse formazioni dalla stessa Serena Chillemi al pianoforte assieme al quartetto d’archi, composto da Amelie Böckheler e Andreas Mittler al violino, Malte Koch alla viola e Raphaela Gromes al violoncello. Serena Chillemi, di Catania, vive in Germania dal 2004: intensa ed apprezzata è la sua attività concertistica sia a Monaco che in diverse città italiane. Ha ottenuto importanti riconoscimenti in concorsi nazionali ed internazionali e in questa occasione si propone non solo come pianista ma anche come direttore artistico dell’evento.

IV: Serena, ci presenti brevemente il programma di questa tua serata?
Serena Chillemi (SC): Il programma di questo concerto è un excursus nella musica classica strumentale italiana. Sì, proprio lei, per certi versi sconosciuta. Due sonate al pianoforte di Domenico Scarlatti, brillanti e fresche come la primavera, apriranno la serata, seguite dal virtuosismo passionale di Niccolò Paganini in un duetto per violino e violoncello, poi l'eleganza sobria ed assoluta dei quartetti per archi di Luigi Boccherini e ancora i colori tenui e sfumati delle note al pianoforte di Ottorino Respighi, per finire poi con la forza tutta tardo-romantica del quintetto di Giuseppe Martucci.

IV: ARMONIA ITALIANA è il titolo che hai scelto per questa serata, da dove nasce l’idea di questo nome?
SC: Il nome ARMONIA ITALIANA è nato da un "gioco" che ho lanciato su Facebook quest'estate. Ho chiesto ai miei amici di aiutarmi a cercare il titolo giusto per questo concerto e Cecilia Gagliardi ha proposto questo che mi è subito piaciuto... ARMONIA ITALIANA nasce in concomitanza con questo concerto, ma chissà che non diventi qualcosa di più, forse un appuntamento stabile.

IV: Proponi un programma raffinato ed impegnativo. Il quintetto di Giuseppe Martucci, probabilmente eseguito per la prima volta a Monaco, è un’idea coraggiosa: da dove è partito l’input?
SC: È incredibile quanti capolavori dei nostri compositori siano assolutamente sconosciuti al di là delle Alpi. È stato il prendere consapevolezza di ciò che mi ha dato la forza di intraprendere questa strada. E secondo me uno dei casi più eclatanti è proprio rappresentato da Giuseppe Martucci. Il suo quintetto per archi e pianoforte racchiude, a mio parere, tutti gli elementi più importanti della sua arte compositiva, in cui è possibile trovare tutta la forza della tradizione musicale nord-europea ottocentesca, con forti richiami a Robert Schumann e Johannes Brahms, ma anche la presenza di elementi innovativi ed originali.

IV: Come pensi reagirà il pubblico tedesco?
SC: Il pubblico tedesco, ed in particolare quello bavarese, è da sempre molto sensibile ed interessato alla musica classica. Questo mi fa ben sperare in una reazione positiva ed entusiasta.
Mi gratifica molto il fatto che questo progetto sia sostenuto, tra gli altri, anche dall'Ausländerbeirat (Assessorato per gli stranieri ndr) di Monaco di Baviera e spero che riusciremo il più possibile a coinvolgere il pubblico tedesco e che potremo condividere ancora una volta la ricchezza della nostra tradizione culturale.

IV: Cosa significa per te, musicista italiana che vive a Monaco, presentare un programma tutto italiano?
SC: Per me significa fare la mia parte, dare il mio contributo come cittadina italiana all'estero. Per il momento è un'esigenza che sento come artista. Non so quanto durerà. Sono onorata di aver ricevuto anche il sostegno dell'Istituto Italiano di Cultura e il Patrocinio del Consolato Generale di Monaco di Baviera.

IV: È la prima volta che ti esibisci assieme ad un quartetto? Come è avvenuto l’incontro?
SC: No, non è la prima volta. Non è stato un incontro, li ho cercati appositamente. Sono tutti ragazzi giovanissimi e ricchi di talento (vincitori, tra l'altro, di importanti premi e già affermati solisti sia in Germania che all'estero). Sento che il confronto con loro è per me molto stimolante ed è proprio quello che cercavo.

Per me è una grande sfida, spero il 19 marzo di affacciarmi su una sala gremita.

Incrociate le dita per noi e soprattutto non perdetevi quest'evento!

Foto: Alessandro Riccini 

Informazioni:
www.facebook.com/Armoniaitaliana
www.serenachillemi.com
Giuseppe Martucci: http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Martucci

 

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