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Categoria: Gastronomia
Pubblicato Giovedì, 16 Febbraio 2023 14:14

Vino e architettura, connubio perfetto: un libro e una mostra per dieci nuove cantine italiane

Herausgegeben vom Electa-Verlag, der Band „Neue italienische Keller. Territorien und Architekturen“, überprüft die architektonischen Projekte von zehn Weingütern – davon vier in der Toskana – und einer Destillerie, die in Italien von elf Architekturbüros gebaut wurden.

Nicoletta Curradi

Firenze, 15 febbraio 2023.
Un volume di Electa dedicato alle nuove cantine, gioielli veri e propri di architettura, accompagna la mostra fotografica frutto di un progetto di Casabella a cura di Roberto Bosi e Francesca Chiorino. Dopo le tappe a Verona, nelle Langhe e a Merano, l'esposizione è approdata a Firenze, nel prestigioso Palazzo Medici Riccardi, in occasione di PrimAnteprima, apertura delle Anteprime dei vino toscano, promossa da Regione Toscana con la Camera di Commercio di Firenze e organizzata da PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana. 
Per l'evento è stato organizzato il convegno "L'architettura delle cantine e l'enoturismo", sempre a Palazzo Medici Riccardi, nella splendida Sala Luca Giordano.

Il libro racconta come l'architettura sia entrata nel mondo del vino e riunisce i risultati progettuali più interessanti dell’ultimo decennio, evidenziando un fenomeno, quello delle cantine progettate da architetti di diversa formazione, che è ancora molto attuale e che in alcune regioni può ancora determinare importanti espansioni.

Un suggestivo apparato fotografico mette in evidenza la relazione che le cantine instaurano con l’ambiente e la capacità degli architetti di cogliere e rendere nel progetto le caratteristiche del terroir, cioè l’insieme delle qualità culturali, ambientali, geologiche e morfologiche che connotano il luogo di produzione. In vari Paesi, e pure in Italia, le cantine si trasformano in luoghi di accoglienza, in cui si può ampliare la conoscenza e la fruizione dei territori sui quali sorgono.

Vino e architettura, un binomio nato già nel 1998, quando per primi Herzog & de Meuron progettarono in Napa Valley un lunghissimo parallelepipedo di gabbie metalliche  contenenti pietre a secco. È stato l'input per tanti progettisti che da allora si sono cimentati nel disegnare nuove cantine in tutto il mondo, togliendo la patina di vecchiaia e introducendo l’architettura e il suo valore aggiunto nel mondo del vino.

In Italia la Toscana è stata l'apripista con Mario Botta per Petra nel 2003, Renzo Piano per Rocca di Frassinello nel 2007, Tobia Scarpa all’isola d'Elba per la Tenuta delle Ripalte nel 2010.
L'Alto Adige dal 2004 ha creato la cantina di Caldaro di Walter Angonese. 

Ci sono vari tipi di nuove cantine: le cantine-cattedrale attirano i visitatori con sorprese architettoniche, le cantine-industria mostrano i processi di lavorazione delle uve, le cantine-paesaggio si integrano con il territorio, aumentandone il valore da un punto di vista topografico, culturale e storico. 

 

Ecco quali sono le cantine scelte per il volume e per la mostra.

La cantina Podernuovo di Alvisi Kirimoto per Bulgari a San Casciano dei Bagni, è l’esito di una ricerca attenta sulla lavorazione delle uve, sulla semplificazione dei percorsi e sulle connessioni tra le parti, attribuendo importanza e centralità agli spazi di visita: la grande sala degustazione si affaccia sulla barricaia e permette di abbracciare con lo sguardo il paesaggio e l’edificio.

Sempre in Toscana, a Bolgheri, si trova la cantina de Il Bruciato, il cui volume è spezzato da una successione di piani scanditi e piegati e presenta una grande copertura in legno sotto la quale avviene la lavorazione delle uve. 

A pochi chilometri a sud di Firenze, a Bargino, la cantina ipogea Antinori nel Chianti Classico è ormai considerata un’icona realizzata dallo studio Archea. Solo due fenditure nella collina segnalano la presenza della cantina illuminata da decine di lucernari sulla copertura.  Scenografico il risultato e per questo la cantina è una delle tappe più ambite degli itinerari enoturistici.

Nella distilleria Punì progettata da Werner Tscholl non si vinificano uve, ma si lavora il grano per la produzione di whisky. Unica nel panorama italiano, si trova in Val Venosta e custodisce silos e alambicchi per la conservazione e lavorazione del grano.

A Bergmeisterwolf, vicino all’abbazia di Novacella, si trova la cantina Pacherhof. Dalla storica cantina del 1450, attraverso una scala e un tunnel, si raggiunge la nuova cantina trapezoidale al di sotto del terreno. Passato e presente si incontrano anche nei materiali. 

Tra le colline vitate vicino a Bolgheri, lo studio ZitoMori è stato incaricato di dare casa a un vino di grande prestigio, quello di Masseto, optando per una  soluzione per lo più ipogea, a parte  l’edificio storico. L’antico casale ristrutturato e la rampa di accesso per il conferimento delle uve sono ben visibili, mentre la cantina Masseto si sviluppa sottoterra. 

La cantina dei 5 Sogni, opera di Marco Cappelletti e Matteo Clerici, si trova a Monforte d’Alba ed è realizzata interamente in calcestruzzo, con un tetto che evoca le architetture rurali tradizionali.

La cantina di Nalles, in provincia di Bolzano, è stata progettata da Markus Scherer e raduna le diverse aree di lavorazione, lasciando a vista al piano terreno la barricaia, cuore del progetto.

Feudo di Mezzo, del gruppo Planeta, a oltre 600 metri di altitudine, alle pendici dell’Etna, è una costruzione semplicissima che valorizza il contesto locale tra vulcano e Mediterraneo.  È stata realizzata da Santi Albanese e Gaetano Gulino.

La Cantina Pizzolato, progettata da Made Associati, si trova a Villorba, in provincia di Treviso.  Materiale scelto per l’operazione è il legno proveniente dai boschi di faggi del Cansiglio, altopiano delle Prealpi Carniche a cavallo delle province di Belluno, Treviso e Pordenone.

La cantina Gorgo, disegnata dallo studio veneto Bricolo Falsarella, è al servizio di una villa veneta, in cui il materiale principale è la pietra: il Nembro veronese e la pietra di Vicenza. La cantina sorge a Custoza, nell’anfiteatro morenico del lago di Garda, e ha origini antiche. 

 

Info: www.electa.it

 

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