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Categoria: Dall'Italia
Pubblicato Martedì, 28 Marzo 2023 13:52

Le ceramiche di Fausto Melotti in mostra alla Fondazione Ragghianti a Lucca

Die Ausstellung, die bis zum 25. Juni geöffnet ist, feiert das Treffen zwischen Carlo Ludovico Ragghianti und Fausto Melotti und den zwanzigsten Jahrestag des "Gesamtkatalogs der Keramik".

Nicoletta Curradi

Firenze, 27 marzo 2023.
“Fausto Melotti. La ceramica” è il titolo della mostra allestita a Lucca alla Fondazione Ragghianti, in cui sono esposti quasi un centinaio di pezzi suddivisi in quattro sezioni: sculture, bassorilievi, vasi, preziosi documenti e quaderni dell’archivio dell’artista. L’esposizione, oltre settant’anni dopo il primo incontro tra Carlo Ludovico Ragghianti e lo scultore, pittore, disegnatore e poeta Melotti, nativo di Rovereto in provincia di Trento, narra e approfondisce questa produzione, spesso ingiustamente ritenuta secondaria, di uno dei protagonisti della trasformazione dell’arte italiana nel Novecento.

Nella mostra, curata da Ilaria Bernardi, le diverse tipologie di ceramiche di Melotti sono poste a confronto con le ceramiche di artisti e designer a lui legati, delineando un ritratto dell’artista calato nella sua epoca. La curatrice ammette che forse la mostra non sarebbe stata gradita dall’artista perché il suo obiettivo era recuperare una produzione che può essere considerata fine art, ma che è stata poco apprezzata forse per l'atteggiamento di Melotti. La ceramica è un’arte importante, ma con Melotti viene reinventata la scultura e gli oggetti di uso quotidiano in ceramica sono rivisitati in chiave contemporanea. 

L’allestimento è lineare e al tempo stesso coinvolgente con le gigantografie dello studio laboratorio di via Leopardi a Milano dove Melotti cuoceva la ceramica. L’esposizione affianca l’opera dell’artista di Rovereto a quella di altri artisti contemporanei per sottolineare quanto possa esser diversa l’espressività. 

Ecco, quindi, le creazioni di Giacomo Balla, Lucio Fontana, Leoncillo, Arturo Martini, Enzo Mari, Bruno Munari, Gio Ponti, Emilio Scanavino, Ettore Sottsass e altri.

Si osservino i vasi e le coppe di Ettore Sottsass per notare che gli oggetti di uso comune possono diventare artistici.

 Melotti attua la defunzionalizzazione degli oggetti realizzando tazzine da caffè così strette che neppure un cucchiaino vi può girare all’interno.

Un saggio di Carlo Ludovico Ragghianti fu inserito nel 1948 nel catalogo della mostra “Handicraft as a fine art in Italy”, curata da Bruno Munari alla “House of Italian Handicraft” a New York. In mostra erano presenti anche i vasi in ceramica di Fausto Melotti, che insieme alle opere di Afro, Casorati, Consagra, de Pisis, Fontana, Fornasetti, Guttuso, Morandi e molti altri, volevano dimostrare come in Italia la produzione delle cosiddette arti applicate fosse da considerarsi a tutti gli effetti fine art. 

La mostra lucchese intende ricordare quel primo incontro tra Ragghianti e Melotti e celebrare il ventennale dell’edizione del “Catalogo generale della ceramica” di Fausto Melotti. Il percorso espositivo è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Fausto Melotti di Milano e il MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza – il museo più importante al mondo nel suo genere che custodisce trenta opere di Melotti – con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e il patrocinio della Regione Toscana e della Provincia e del Comune di Lucca.

Il catalogo, pubblicato dalle Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull’arte, contiene i saggi di Ilaria Bernardi, curatrice della mostra, Edoardo Gnemmi, direttore della Fondazione Fausto Melotti, e Claudia Casali, direttrice del MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, e con una prefazione del direttore della Fondazione Ragghianti, Paolo Bolpagni.

Quattro sono le sezioni del percorso espositivo che si visitano ascoltando i Notturni di Friederich Chopin interpretati dal maestro Maurizio Pollini, nipote dell’artista.
La prima inserisce la produzione ceramica di Melotti nella sua vita e nella sua attività, in una cronologia illustrata che va dalla nascita nel 1901 alla scomparsa nel 1986. Nelle teche vi sono importanti documenti del suo archivio legati alla produzione in ceramica.

La seconda sezione è dedicata alle tipologie più conosciute di sculture in ceramica concepite dall’artista: ceramiche a carattere sacro, bassorilievi, animali, figure femminili, i Teatrini. 

Nella terza sezione il video “In prima persona. Pittori e scultori. Fausto Melotti (1984)”, di Antonia Mulas, contiene l’unica intervista in cui l’artista, analizzando il proprio percorso e la sua concezione dell’arte, parli della ceramica.

L’ultima parte della mostra comprende coppe, tazzine, lampade  che, seppure ispirate a oggetti d’uso quotidiano, sono state trasformate dall’artista in vere e proprie sculture.

 

www.fondazioneragghianti.it

 

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