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Categoria: Turismo
Pubblicato Venerdì, 13 Luglio 2012 16:30

Biella, da capitale del tessile a mèta di rilassanti vacanze

La città piemontese di Biella è nota solo come centro di produzione dei migliori tessuti in lana e cashmere: ma non è proprio così. Sono anche altre le bellezze da scoprire qui...

Nicoletta Curradialt

Firenze, 31 agosto 2012.
Una linea verde di ininterrotte montagne al confine tra Piemonte e Val d'Aosta delimita a nord il biellese che dista poco dai grandi centri di Milano e Torino. Il territorio si presenta ricco di attrattive: lo sviluppo industriale soprattutto laniero, che ha reso celebri i tessuti biellesi nel mondo, si sposa bene con l'ambiente, offrendo una vetrina di paesaggi diversi ed incontaminati, ricchi di spunti storico-artistici e culturali inattesi. Quel che non ci si aspetta è la calorosa accoglienza riservata al visitatore, oltre all'elevata qualità dei prodotti, sia tessili, sia enogastronomici.

Appena giunti a Biella, ci attende un grazioso e curato centro storico: la scoperta del luogo comincia da qui, da Biella Piano, la parte bassa, caratterizzata dallo sviluppo urbanistico ottocentesco, ma anche nucleo originario della città. Il Battistero, risalente agli inizi dell'XI secolo (per entrarvi occorre chiedere le chiavi nella vicina sacrestia) custodisce resti di affreschi antichissimi: è proprio come fare un tuffo nel Medioevo, un capolavoro di architettura romanica.

Nelle vicinanze il campanile di Santo Stefano, restaurato di recente, svetta ancora, ma la chiesa è stata demolita molto tempo fa. Il Duomo presenta una facciata originale con loggiato, ma adesso è chiuso per restauri molto lunghi. La chiesa di San Sebastiano rappresenta invece uno dei più interessanti esempi di edificio rinascimentale piemontese ed ospita nel suo elegante chiostro una realtà museale molto preziosa: il Museo del Territorio biellese (ex Museo Civico), che accoglie le collezioni di reperti archeologici rinvenuti sul territorio. Ci sono inoltre opere d'arte moderna e contemporanea (Silvestro Lega, Pellizza da Volpedo, ed altri), ed una curiosa "enclave" egizia: infatti Ernesto Schiaparelli, egittologo vissuto tra l'Ottocento e il Novecento, era nativo di Biella e, nonostante i frutti delle sue ricerche siano tutti al Museo Egizio di Torino, una piccola mummia femminile è conservata qui, con la radiografia e gli esiti degli studi effettuati. (www.museodelterritorio.biella.it)

 

Saliamo a Biella Piazzo, il Borgo storico di Biella, con la comoda funicolare in servizio fino a tarda notte: qui si trova una sequenza continua di portici e di palazzi nobiliari, tra cui Palazzo La Marmora e Palazzo Cisterna. Edifici industriali ottocenteschi costellano le valli biellesi: molti sono adesso dismesi e fanno parte di un percorso di archeologia industriale. In uno, lungo il torrente Cervo, l'artista Michelangelo Pistoletto, esponente dell'Arte Povera, ha creato recentemente la "Cittadellarte", luogo di incontro e di confronto tra giovani artisti di tutto il mondo. La Fondazione Pistoletto è sede di mostre ed iniziative varie.

Uscendo dalla città, in pochi minuti si raggiunge la deliziosa località di Candelo, con il suo ricetto medievale, cioè un magazzino per derrate alimentari rimasto intatto nei secoli con le sue silenziose stradine e le sue suggestive cantine per la conservazione del vino. (www.candeloeventi.it)

In breve tempo da Biella si possono raggiungere le quattro riserve naturali della zona: la Burcina, le Baragge, la Bessa e il Sacro Monte di Oropa, che sono molto diverse tra loro per caratteristiche e per interventi dell'uomo. La Bessa è una miniera d'oro a cielo aperto risalente al II-I secolo a.C. e si presenta come un'alternanza di piccole valli e di cumuli di ciottoli fluviali "spostati" dall'uomo per la ricerca delle sabbie aurifere. La Burcina, creata dagli industriali lanieri di Pollone, è bellissima in primavera con le sue fioriture di rododendri. Le Baragge sorprendono per il paesaggio simile alla savana africana, con praterie e brughiere. Il Sacro Monte di Oropa, patrimonio Unesco, presenta dodici cappelle dedicate alla vita della Madonna popolate di statue di terracotta a grandezza naturale.

Queste e molte altre attrattive, unite al calore dell'accoglienza, fanno del Biellese un luogo da tener presente per i prossimi viaggi.

Per info: www.atl.biella.it

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