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Categoria: Online
Pubblicato Mercoledì, 08 Dicembre 2010 14:19

Una favola dei nostri tempi

Facebook e i suoi amici a portata di mouse

Die Zeiten haben sich geändert, und die Märchen auch: Es gab mal die Freundschaft, heute gibt es Facebook. Das weltberühmte sozial network wächst und mit ihm die Anzahl der Benutzer, die viele Stunden vor dem PC verbringen um zu chatten und Emails zu lesen und zu schreiben, immer mehr auf der Suche nach einer anderen Realität...

Pamela Lanciotti

Non troverete scarpette di cristallo in questa fiaba, ne tantomeno lupi o belle fanciulle svenute nei boschi. Niente monete d’oro, mele avvelenate o briciole di pane per ritrovare la strada di casa. I fratelli Grimm, Perrault, Anderson vi appariranno lontani.
Ma anche in questa breve favola non sapremo mai dove finisce l’illusione e comincia la realtà. Ed è proprio questa la magia di Facebook. Si è sempre in cerca di una realtà diversa. Ci si illude davvero di ritrovare amici di vecchia data e far finta che niente sia successo in questi anni di lontananza.

“C’era una volta in un regno lontano virtuale un principe chiamato Facebook, figlio del re Web 2.0. Alla sua porta un giorno bussò una vecchiettina il cui nome era Cabina Telefonica.
<In cosa posso aiutarla?> chiese il principe scrutando lo strano ospite da una piccola fessura.
<Un tempo ero ben voluta in questo regno, ora mi sento molto sola>, disse la Cabina al principe, <Non viene più nessuno a trovarmi. Un giorno è entrato un uomo nella mia casa, pensavo volesse parlare un po’ con me, ma in realtà, voleva accendersi solo una sigaretta, c’era troppo vento fuori.>
<Puoi diventare mia amica, se lo desideri…> le disse sorridendo il principe.
<Davvero?> rispose incredula Cabina.
<Certo, vieni con me. Ti mostro il mio regno.>
Il principe Facebook condusse Cabina nella sua stanza buia, piena di annunci e fotografie.
<Ma in cosa consiste, come posso esserti amica? E questo cos’è?>
<Si chiama Computer. Basterà un clic del mio mouse e tu farai parte dei miei amici. Vedi, ho 189 amici, tutti a portata di mouse!>
<Che bello!> disse la Cabina aggiungendo <Quante foto che hai… Chi è questo?>
<Lui è un mio carissimo compagno, ci siamo conosciuti di recente, il suo nome è My Space. È più vecchio di me. Ecco invece Blog, lui si da un po’ troppe arie, poi c’è Messenger, non fa altro che fare facce buffe e simpatiche. Skype non lo conosco, ma dicono che stia sempre al telefono. E poi c’è lei, Mail, è passato del tempo da quando ci siamo scritti ma non ha mai perso il suo fascino.> <Ti va questa sera di uscire? Ti offro un caffè, ho ancora qualche gettone da parte.>
<Grazie, ma io non esco mai.> rispose il principe.
<Perché?> chiese attonita Cabina
<Sai con tutti questi amici da gestire, non ne ho il tempo.>
<Ma allora invita i tuoi amici e andiamo tutti insieme, così me li presenti. Solo un caffè.>
<Molti di loro abitano lontani, alcuni neanche li conosco personalmente, me li hanno presentati gli altri. Altri non hanno tempo e voglia di rivedermi.>
<Ma io non capisco, dov’è il divertimento?>
<No, invece insieme ci divertiamo moltissimo. Ci scambiamo opinioni ed idee e posso controllare ogni loro movimento, quali sono i loro gusti, cosa combinano durante il giorno...>
<Ma così ti perdi uno sguardo, una frase pronunciata, una stretta di mano…>


Questa storia non ha finale. Spetta al lettore, a fine articolo, decidere di prendersi quel caffè o continuare a sostare di fronte ad uno schermo piatto. Perché tra le tante classificazioni, come ad esempio nord o sud, ricchi o poveri, global o no global, il mondo ci appare ancora una volta diviso a metà: c’è chi è “Principe” (censito nel popolo di Internet) e chi appartiene alla classe “Cabina”.
Chi scrive l’articolo fa parte di Facebook. Chi legge è quasi sicuramente iscritto a Facebook. O ha un figlio che è su Facebook. O ha un amico che lo avrà invitato ad iscriversi a Facebook. In caso contrario significa che non fa parte del milione e 369 mila utenti italiani (su 200 milioni nel mondo). Una vera fortuna averlo scovato.
Perché Facebook? Inizialmente noto come Thefacebook, il nome del sito nasce dagli album fotografici pubblicati ad inizio anno accademico dalle università americane per ritrovare amici perduti. Oggi, il fatto di poter trovare gli ex compagni di scuola, è solo uno dei tanti profili della facebookmania.
Il sito è una piattaforma sociale in grado di connettere più amici e conoscenti. Gli iscritti possono scegliere di aggregarsi a una o più reti, organizzate per città, posto di lavoro, scuola e religione. È gratuito per gli utenti e trae guadagno dalle forme pubblicitarie on-line, ad esempio dai banner.
Da una ricerca condotta negli Stati Uniti da Conference Board, il 43% degli utenti della rete utilizzano siti di social networking, in forte crescita rispetto al 27% del 2008. Di questi, il 78% fa riferimento a Facebook, il 42% a MySpace, il 17% a LinkedIn e il 10% a Twitter. Tra i nuovi amanti del social di Internet ci sono sempre più donne (più del 50%) e persone con più di 55 anni (dal 6% al 19% di quest’anno).
Attualmente i social network sono utilizzati per sapere con chi esce la propria ex, mostrare agli amici l’ultimo album delle vacanze, trovare l’anima gemella e ritrovare gli ex compagni del liceo. Un modo del tutto originale per farsi i fatti degli altri. Facebook è sicuramente meno impegnativo rispetto agli altri social network. Basta inserire una foto per il proprio profilo e il gioco è fatto: sei parte di una comunità a prescindere da come e quanto aggiorni la pagina...
Spesso si è sottoposti a continui test, più o meno personali, per conoscere tendenze e mode in un determinato luogo e per un determinato range di età. Il sito è utilizzato anche per chattare e, con la piattaforma che c’è alla base, si ottiene una maggiore interattività rispetto a quella che può dare un servizio come Windows Live Messenger.
Tra gli identikit dei facebookmaniaci troviamo i latin lover, quelli insoddisfatti, quelli con l’alter ego, quelli che si espongono solo per farsi pubblicità, i cuori infranti e quelli che passano le ore sul computer per colmare il vuoto della solitudine.

Secondo alcuni esperti il sempre più crescente scambio di messaggi, foto e contatti è un campanello d’allarme. Si è disperatamente in cerca di una realtà diversa, anche sentimentalmente, così si finisce per alterare la verità. Non sono nuove le storie dove uno della coppia si presenta single sul sito e l’altro lo scopre. Forse quello su cui dovremmo riflettere è il fatto che tutto ciò che riguarda la sfera privata, i nostri gusti personali, rimarrà rintracciabile sui server a tempo indeterminato, anche provando a cancellare il nostro account. Lasceremo sempre tracce di noi stessi e se qualcuno, come il nostro nuovo datore di lavoro, fosse interessato a quelle informazioni…
Ed anche se c’è chi continua a considerare la piattaforma come un concentrato del peggio di Internet, una totale vanesia e perdita di tempo, dobbiamo tener presente che in forte crescita è oggi la rivalità fra le due grandi società Google e Facebook che si sfidano a colpi di nuove funzioni. Si parla di un completo ripensamento del modo di navigare.
Se infatti il noto social network riuscirà a sfruttare la rete per raccogliere news ed informazioni, Google potrebbe avere seri problemi. Inizialmente le due società non erano rivali, perché lavoravano su due settori diversi. Tuttavia, se Facebook dovesse pensare ad una rete dove sono le amicizie le fonti primarie di informazioni e non una fredda funzione di Google, allora le cose potrebbero cambiare. E le voci di un possibile nuovo motore di ricerca potrebbero far tremare anche un gigante come Google.
Facebook è sinonimo di marketing virtuale. Dal semplice sito, il passo verso il cinema è breve: il regista americano David Fincher starebbe per realizzare un film dal titolo The Social Network, che traccia l’epopea del sito Facebook. La sceneggiatura è a cura di Aaron Sorkin che ha adattato l’opera di Ben Mezrich, The Accidental Billionnaires, storia dell’incredibile destino di Facebook. Sta già facendo molto parlare di sé il libro che racconta (a dire il vero, con più o meno fantasticherie e aneddotica creativa) di come Mark Zuckerberg e Eduardo Saverin fondarono Facebook e cominciarono seriamente a prosperare.
Sotto la voce libri troviamo inoltre Sex & FB. Monopensieri di una single ai tempi di Facebook, della scrittrice M. Francesca Rotondaro, uscito nel maggio 2009.
Ma non basta. In Italia, quest’anno, la temuta prova d’italiano agli esami di maturità ha visto protagonista il social network ed Internet come tema d’attualità, insieme ad Italo Svevo e al muro di Berlino.

2009-3 pg 34

 

 


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