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Bolzano e le strade scolastiche

Quando buona amministrazione fa rima con benessere

"Autofrei zur Schule" ist ein Projekt, das in der Provinz Bozen seit zehn Jahren durchgeführt wird.
Die umweltfreundliche Aktion hat u. a. dazu beigetragen, Autounfälle in der Nähe von Schulen deutlich zu reduzieren.

Franco Casadidio

Terni, 11 aprile 2011
In un Paese dove è sempre più difficile trovare esempi di buona amministrazione, il progetto “Strade scolastiche”, varato circa dieci anni orsono dal Comune e dalla Polizia Municipale di Bolzano, è uno di quegli esempi di buone pratiche amministrative che vengono studiate anche all’estero.
Tutto è nato circa dieci anni fa su iniziativa della locale Polizia Municipale, in particolare dei vigili di quartiere, decisa a porre un freno ai numerosi incidenti che si verificavano davanti alle scuole locali a causa dell’elevato traffico automobilistico coincidente con gli

orari di ingresso e uscita dei bambini, ma anche con lo scopo di creare le basi per lo sviluppo di una mobilità alternativa ed ecosostenibile che coinvolgesse prima di tutto i bambini, gli adulti dei prossimi anni.Il progetto, subito sposato con entusiasmo dal Comune, prevede la chiusura al traffico per un quarto d’ora in alcune vie ove si trovano delle scuole elementari della città (otto strade scolastiche su sedici plessi), in coincidenza con l’ingresso/uscita dei bambini. In quei quindici minuti nessun veicolo può circolare ad eccezione di quelli dei residenti in uscita.

Com’era prevedibile all’inizio il progetto ha suscitato non poche lamentele, prime fra tutte quelle di molti insegnanti scocciati dall’impossibilità di poter raggiungere in auto le loro scuole e terrorizzati dall’idea di dover percorrere, ogni giorno, qualche centinaio di metri a piedi per recarsi sul posto di lavoro. Come sottolineato dal tenente della Polizia Municipale Nives Fedel, responsabile del progetto, in alcuni casi si è arrivati anche a minacciare la denuncia nei confronti di Comune e Polizia per limitazione della libertà personale. Poi, fortunatamente, anche alla luce dei buoni risultati ottenuti dal progetto, apprezzato sempre più da famiglie e scolari, la situazione si è lentamente normalizzata e adesso, per quasi tutti, è normale convivere con strade senza auto e gruppi di bambini vocianti che si recano a scuola da soli o organizzati in gruppi accompagnati dai cosiddetti “nonni vigili”. Eh sì perché a Bolzano hanno voluto fare le cose veramente per benino, coinvolgendo una cooperativa di anziani che giornalmente “scortano” comitive di bambini e li aiutano ad attraversare le strade come anche i negozianti delle vie limitrofe alle scuole che, esponendo appositi adesivi alle vetrine dei negozi, segnalano la loro disponibilità ad accogliere ed aiutare i bambini eventualmente in difficoltà.
Tutto questo, com'è facilmente immaginabile, non è stato ottenuto in un giorno ma in anni di paziente e sapiente lavoro ed impegno della Polizia Municipale che è entrata nelle scuole per iniziare i bambini ad un corretto uso della strada, ma anche per far crescere negli stessi la consapevolezza che una mobilità alternativa che privilegi gli spostamenti a piedi, in bici e con i mezzi pubblici non solo è possibile, ma apporta notevoli benefici alla nostra salute e all’ambiente. Il Comune, da parte sua, ha investito risorse nello sviluppo di una fitta rete di piste ciclabili in grado di facilitare gli spostamenti a due ruote dei bolzanini e questa sinergia di intenti ha portato a risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Dagli ultimi dati elaborati dalla Polizia Municipale risulta infatti che ormai ad utilizzare l’auto privata per portare i figli a scuola è rimasto un bolzanino su cinque mentre più del 75% va a scuola a piedi, in bici o con i mezzi pubblici. Se ciò non bastasse dal 2005 al 2009 gli incidenti che hanno visto coinvolti bambini all’uscita da scuola si sono dimezzati passando da 18 a 9 (e quasi tutti bambini trasportati su mezzi a motore), segno che una minore congestione da traffico e la chiusura di alcune strade limitrofe alle scuole ha avuto i suoi effetti positivi. Poi ci sono gli effetti a lungo termine come il miglioramento della qualità dell’aria e lo sviluppo di una coscienza ambientalista nei bambini, effetti difficilmente quantificabili adesso ma di sicuro impatto sulla qualità della vita soprattutto delle future generazioni. Tutto questo a dimostrazione che quando la politica sa far bene il suo mestiere a guadagnarci è il benessere della collettività. Peccato che di esempi del genere ce ne siano sempre meno nel nostro Paese. Ci auguriamo che esempi come quello di Bolzano possano presto essere d’esempio e seguiti da altre amministrazioni, visto che l’importante è cominciare e sensibilizzare un’opinione pubblica distratta ormai da scandali giornalieri.

Info: Autonome Provinz Bozen Südtirol

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