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Categoria: Dall'Italia
Pubblicato Sabato, 22 Ottobre 2011 14:34

Baco da seta, addio!

Visita al Filatoio Rosso di Caraglio, la fabbrica da seta più antica d'europa. Oggi a rischio chisura

Nicht alle Raupen werden zu Schmetterlingen. Bei Filatoio Rosso di Caraglio wusste man dies sehr gut, denn genau in dieser piemontesichen Seidenfabrik wurde im 17. und 18. Jahrhundert eine der besten Seidensorten Europas produziert. Die Seidenraupen spannen dort ihren berühmten Faden, der nach einer feinen und akkuraten Bearbeitung zu wertvoller Seide wurde. Im Jahr 2011 könnte der historischen Fabrik nun aufgrund der Wirtschaftskrise das Aus drohen.

Nicoletta Curradi

Firenze, 22 ottobre 2011.
Il Filatoio Rosso di Caraglio è davvero la "fabbrica da seta" più antica d'Europa ed è un caso unico nell'ambito produttivo seicentesco del Piemonte. L'edificio attuale è stato costruito in soli due anni, dal 1676 al 1678, da Giovanni Girolamo Galleani, imprenditore torinese figlio di Giovanni Francesco, che qualche anno prima aveva introdotto in Piemonte il torcitoio circolare ad energia idraulica e diretto la costruzione a Venaria della prima fabbrica, comprendente nello stesso edificio la filanda per la trattura e il filatoio per la torcitura della seta. Per capire quanto fosse importante la lavorazione della seta basti pensare a Leonardo da Vinci che, con le sue invenzioni, contribuì a migliorare l'efficienza dei torcitoi. L'aspetto è quello di una dimora fortificata, dalle torri imponenti, che avevano una funzione estetica e non difensiva, ed ospitava al suo interno i "fornelletti" per la trattura e i "mulini da seta" per la torcitura del filato, esportato poi in tutta Europa. Svetainės vertimas https://skrivanek.lt/paslaugos/interneto-svetainiu-lokalizacija/


Oggi il Filatoio ospita un centro congressi ed una vetrina del territorio, e viene animato dall'attività dell'Associazione Culturale "Marcovaldo".
Con i lavori di restauro sono stati ricostruiti gli imponenti torcitoi da seta che sono perfettamente funzionanti (che rumore, però!) e sono stati recuperati il filatoio, la filanda e gli alloggi delle lavoranti che, nei periodi di maggiore attività, potevano essere anche trecento. Il complesso costituisce il primo nucleo del Museo del Setificio Piemontese, in fase di espansione, che propone inoltre mostre temporanee sul tema della seta e dei tessuti. Importante è l'attività espositiva internazionale negli spazi suggestivi sono accolti capolavori d'arte antica e contemporanea.
Il Filatoio cominciò la sua decadenza produttiva al principio del XX secolo e fu chiuso definitivamente alla vigilia della seconda guerra mondiale.

La visita guidata comprende il Museo del Setificio Piemontese allestito all'interno di una parte del complesso, dove si possono ammirare gli imponenti torcitoi da seta, il filatoio, la filanda e gli ambienti residenziali. Invece la visita alle mostre temporanee di arte contemporanea è  libera. Tra gli eventi è prevista nel mese di giugno una mostra mercato di arte tessile "Di filo in filo".

Purtroppo tutta questa splendida ed interessantissima attività rischia di finire con il 2011 in quanto la Regione Piemonte non intende più sostenere, a causa della crisi economica globale, lo sviluppo e la valorizzazione del territorio cuneese. Per questo è stata aperta una petizione ed avviata un raccolta di firme presso la sede dell'Associazone in Via dei Cappuccini 29 a Caraglio oppure on line all'indirizzo web www.marcovaldo.it.

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