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Categoria: Cultura
Pubblicato Sabato, 11 Dicembre 2010 15:53

Matteo Ripa, alias Ma Guo Hsien

I viaggi di un sacerdote tra Italia e Cina

Wie es dazu kam, dass ein italienischer Priester im 18. Jahrhundert das erste chinesische Institut in Europa (die heutige Universität „L’Orientale“ in Neapel) gründete.

Leonardo Chen

L’Università degli studi di Napoli “L’Orientale” è famosa per l’insegnamento delle materie umanistiche e delle lingue, dall’albanese fino allo zulu. Fu fondata nel lontano 25 aprile 1732 come “Congregazione Missionaria della S. Famiglia di Gesù” (cosidetta Collegio dei Cinesi, primo istituto orientale in Europa), con sede a Villa Pirozzi.

Il Collegio, oltre ad essere una scuola di interpreti di lingue dell’Estremo Oriente, si dedicava alla formazione religiosa e all’ordinazione sacerdotale di giovani cinesi convertiti al cattolicesimo e destinati a propagare la fede nel loro paese. Il fondatore, Matteo Ripa, era nato a Eboli nel 1682. Suo padre, Gianfilippo dei Baroni di Planchitella, era il medico del paese.
All’età di 15 anni, Matteo si trasferì a Napoli per studiare sotto la guida di Antonio de Torres, fondatore ed organizzatore del collegio di Propaganda Fide, che lo avviò verso la vita religiosa. Nel 1705 Matteo fu ordinato sacerdote a Salerno.

In seguito lasciò la Campania e rimase due anni a Roma, dove conobbe Tomaso Falcoia, direttore e fondatore della Congregazione sacerdotale di S. Maria della Purità e membro della Congregazione dei Pii Operai, che diventò suo amico e guida spirituale.

Nel 1708 il Legato Apostolico in Cina, Mailard de Tournon, fu nominato cardinale e il papa Clemente XI incaricò padre Ripa di portargli il cappello cardinalizio.
Quando, però, Matteo sbarcò a Macao nel 1710, il cardinale, imprigionato dai Portoghesi per cause sconosciute, era già morto. Matteo allora continuò il suo viaggio fino a Pechino, dove riuscì a farsi accogliere come artista del regno alla corte di Imperatore Kangxi. Qui fu anche, per così dire, “ribattezzato”, sotto il nome di Ma Guo Hsien.
Alla corte dell’imperatore, Ma Guo Hsien iniziò il suo lavoro in qualità di pittore ed incisore su rame, adattando una vecchia tecnica della tradizione cinese ad uno stile europeo. In musei e collezioni private si trovano ancora 36 piatti di rame, incisi per il palazzo estivo imperiale nella provincia di Jehol, nonché alcuni mappamondi nello stesso metallo.
Matteo era anche un abile meccanico di precisione: alcuni orologi della collezione dell’imperatore sono stati da lui riparati e perfezionati.

Aveva inoltre introdotto la musica occidentale alla corte di Kangxi, importando un’orchestra intera dall’Europa.
Anche a causa delle controversie - che persistono tuttora - tra il Vaticano (che insisteva affinché nella chiesa cattolica cinese venissero adottati i riti occidentali) ed i Gesuiti che, in sintonia con la volontà dell’imperatore, si erano espressi per il mantenimento di quelli tradizionali cinesi, nel 1722 Matteo Ripa fu costretto a lasciare la Cina essendosi schierato dalla parte di Clemente XI. Nel 1724, giunse a Napoli con quattro allievi cinesi e il loro maestro Gioacchino Wang per fondare una scuola di lingua cinese, che nel 1732 diventò il Collegio dei Cinesi.
Matteo Ripa morì il 29 marzo 1746 a Napoli.

(2007-2 pag 52)

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